Arcisate-Stabio, saltano 200 posti di lavoro
I sindacati molto preoccupati per la situazione dopo aver avuto l'incontro con la società costruttrice Claudio Salini spa che ha rescisso il contrato per il mancato rispetto del piano economico da parte di Rfi (Rete ferroviaria italiana)

«Ci è stato comunicato – scrivono in una nota le tre organizzazioni dei lavoratori – che a causa del mancato rispetto del piano economico da parte della committenza dell’opera, Rfi (Rete ferroviaria italiana, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria ndr) nonché di problemi legati allo smaltimento degli inerti, la Claudio Salini ha rescisso il contratto e quindi ha bloccato il cantiere. Infatti gli operai saranno al lavoro solo sino alla fine del mese per la messa in sicurezza del cantiere e poi… il nulla».
Se tutto questo venisse confermato, non solo porterebbe alla perdita di 200 posti di lavoro diretti attualmente impiegati in cantiere, ma aprirebbe una ben triste situazione per gli abitanti della Val Ceresio che da molto tempo soffrono i disagi connessi alla realizzazione dell’opera.
Questa tratta ferroviaria rappresenta un progetto da decenni invocato dal territorio per migliorare la comunicazione ferroviaria tra il Nord Europa e la Lombardia (ed in particolare con l’aeroporto di malpensa), che il governo prodi aveva stanziato finalmente i fondi necessari.
«Poco ci convincono i palleggiamenti di responsabilità tra i vari attori coinvolti – concludono i sindacati- .Giovedì terremo un’assemblea coi lavoratori del cantiere e come organizzazioni sindacali possiamo già affermare che faremo tutti gli sforzi possibili per impedire che si consumi questo ennesimo episodio negativo sia sul fronte occupazionale che territoriale. Continueremo a ricercare una soluzione per non far lasciare a casa nessuno, ma con altrettanta forza sosterremo tutte le iniziative utili a far ripartire subito l’opera».
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