Piogge torrenziali, la Regione chiede lo stato di calamità naturale
Le piogge dall'1 al 19 maggio hanno causato danni a infrastrutture irrigue e di bonifica oltre a lesioni alla rete viaria. I Comuni coinvolti sono Curiglia con Monteviasco, Dumenza, Pino e Veddasca
La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Giulio De Capitani, ha approvato la richiesta al Ministero per le Politiche Agricole di stato di calamità per le piogge persistenti e le piene alluvionali che hanno interessato la provincia di Varese dall’1 al 19 maggio.
In quei giorni si sono registrate piogge intense che hanno causato danni a infrastrutture irrigue e di bonifica oltre a lesioni alla rete viaria. I Comuni coinvolti sono: Curiglia con Monteviasco, Dumenza, Pino sulla sponda del lago Maggiore e Veddasca. Regione Lombardia è intervenuta tempestivamente per delimitare territorialmente le aree interessate dagli eventi e documentare i danni subiti dalle realtà agricole.
«Le forti piogge – spiega l’assessore De Capitani – sono state monitorate dalle nostre realtà territoriali che hanno documentato danni per 3,28 milioni di euro a carico delle infrastrutture irrigue e di bonifica al servizio dell’agricoltura».
Ora le richieste di riconoscimento dello stato di calamità approderanno sul tavolo del Ministero. «Sono certo – prosegue De Capitani – che si possa riconoscere la fondatezza della nostra richiesta, così che le realtà produttive lombarde possano sanare i danni subiti e ripartire nella piena operatività». Una volta che il Ministero avrà riconosciuto lo stato di calamità, attraverso la Gazzetta Ufficiale, ci saranno 45 giorni di tempo per presentare, da parte delle realtà interessate, le domande per ottenere i contributi che saranno previsti dai decreti ministeriali.
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