Affitto sempre più caro: lei se ne va, ma lui la minaccia
È successo a Marchirolo. La ragazza aveva lasciato l'abitazione i due connazionali, ma loro hanno cercato di estorcerle altri soldi
Grazie all’intervento dei Carabinieri di Marchirolo si è concluso ieri l’incubo per una ragazza rumena, che da mesi era minacciata da un connazionale. Tutto è iniziato quando la ragazza, per motivi di lavoro, ha cambiato città. Non sapendo dove andare a vivere ha deciso di chiedere aiuto ad una coppia di connazionali. Questi in un primo tempo si mostrano gentili e premurosi offrendole ospitalità, ma a distanza di poco tempo le rate di affitto sono diventate sempre più alte. Una volta trovato lavoro, la ragazza ha quindi deciso di andarsene e trovare un’altra sistemazione.
Ma la decisione non è piaciuto a V.D. 36 enne di origine rumena e il rapporto con la coppia a quel punto è cambiato. Dapprima con atteggiamenti decisi ha invitato la donna a ritornare, poi man mano che passavano i giorni, i toni sono aumentati sempre di più fino a giungere a telefonate minatorie. Si trattava di minacce esplicite che andavano dall’aggressione alla prospettiva di una scenata sul posto di lavoro. La donna decide quindi di ribellarsi al suo aguzzino e di denunciare il fatto. A questo punto sono entrati in campo i Carabinieri, che in collaborazione con la Procura della Repubblica di Varese, hanno fatto i loro accertamenti preliminari e pedinato l’aguzzino per controllarne le mosse. L’operazione è durata sino alle ore 12:30 di ieri, mercoledì 16 giugno, ora in cui la vittima non potendo più sopportare le pensanti minacce, ha deciso di consegnare la somma di 500 euro come anticipo sui 4000 euro richiesti, con la speranza di tornare libera. Appena poco dopo aver notato lo scambio, i militari, hanno bloccato l’estorsore, che incredulo, ha cercato di fornire inutili spiegazione per giustificare la somma di denaro affermando che la somma era dovuta per il suo interessamento presso il datore di lavoro che l’aveva assunta.
Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, il soggetto non era nuovo a questi tipi di richieste, ed ha già cercato di estorcere del denaro ad almeno un’altra persona con una tecnica assolutamente identica. Sul fatto i carabinieri per ora mantengono il più stretto riservo e proseguono nelle indagini per ricostruire esattamente quante e quali persone fossero già state vittima dell’uomo che ora si trova in carcere a disposizione del Sost. Proc. Dott.ssa. Zappatini e deve rispondere di estorsione.
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