Agnoletto: “Acqua e scuola restino pubbliche”

Il candidato della Federazione della sinistra, risponde alle domande di Marco Giovannelli, direttore di Varesenews: "No all'expo"

«Non siamo solo i partiti della tradizione comunista, ma anche tanti cittadini e associazioni. Certo, adesso dobbiamo costruire un unico polo a sinistra del Pd. Il modello deve essere la Linke, un progetto in grado di essere autonomo politicamente e culturalmente dal Pd, ed è un po’ quello che abbiamo cercato di fare con il nostro listino, con personalità che vanno da Dario Fo a Moni Ovadia»

Vittorio Agnoletto, della Federazione della sinistra, risponde alle domande di Marco Giovannelli, direttore di Varesenews. Si comincia con una provocazione. E’ vero che siete sempre contro? «Chi l’ha detto? Siamo a favore dell’acqua pubblica, per investire sulle energie alternative, per mettere al centro i diritti dei pendolari, ma ovviamente contrari all’alta velocità, diciamo si al salario sociale ma no all’articolo 18, abbiamo proposte e naturalmente anche delle contrarietà».

Sulle divisioni del centrosinistra Agnoletto ricorda che sabato «eravamo tutti in piazza, insieme, siamo alleati in dieci regioni su tredici, certo in questa situazione potrebbe essere importante vivere l’opposizione nello spirito di un vero e proprio Cln, un comitato di liberazione nazionale».

Sul lavoro: «Tutelare chi ha il lavoro e rischia di perderlo, raddoppiare la durata della cassa integrazione e dare un salario sociale e tutti i precari che da un giorno all’altro si trovano senza lavoro.  In Danimarca già si fa». Il candidato è contro Formigoni che ha tanti voti anche perché «il Pd l’opposizione non la fa, l’expo sarà il saccheggio di Milano, e i rifiuti dove andranno? La nuova reggia lombarda l’hanno costruita con i soldi destinati agli alloggi popolari, noi faremo vera opposizione, centrata su investimenti produttivi e sul pubblico. Chiediamo i voti per eleggere almeno tre rappresentanti che siano le sentinelle nel palazzo».

Un altro tema caldo è la sanità, Agnoletto contesta le risorse al privato, la tante cartelle cliniche finite sotto inchiesta per valutare la correttezza o meno dei rimborsi regionali, e la «totale subalternità della scuola pubblica alla scuola privata».  

Infine, confessa che condivide buona parte del programma della lista di Beppe Grillo che però non aveva accenni sociali, e che tuttavia è un errore in questo momento disperdere voti. Ma Vittorio Agnoletto è anche noto per l’esperienza del G8 di Genova, che i lettori gli chiedono di commentare: «Avevamo previsto la grande crisi finanziaria, parte di quel movimento è rimasta in America latina e Asia, in Europa meno, in questi anni ho fatto l’europarlamentare ma sono anche tornato a fare il medico, perché voglio testimoniare che noi non siamo parte di una casta. La forza di Genova era stata proprio la presenza di tanta gente comune».  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Marzo 2010
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