Alla Liuc i professori tornano sui banchi
Il progetto è dell'Università Cattaneo, di Univa e dell'Ufficio Scolastico Provinciale
Oltre un centinaio di professori varesini sono tornati sui banchi di un’Università, la Carlo Cattaneo-Liuc. Provenienti dalle più diverse esperienze: istituti tecnici, professionali, commerciali, per la preparazione di periti aziendali, licei scientifici e classici, istituti professionali alberghieri. Rappresentanti delle scuole di tutto il territorio, sia pubbliche, sia private: Varese, Castellanza, Sesto Calende, Luino, Gazzada, Tradate, Saronno, Busto Arsizio, Gallarate. Con una presenza anche extra-varesina, rappresentata da un insegnante dell’ITIS “Tullio Buzzi” di Prato. Segno che nella scuola varesina, e non solo, si sente il bisogno di rimettersi in gioco. Di reinvetarsi e soprattutto di aggiornarsi su come insegnare, su come migliorare l’apprendimento dei ragazzi. Su come affiancare, alla tradizionale didattica, nuovi metodi. Come quello del laboratorio. Proprio a questo scopo l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, insieme all’Università LIUC e all’Ufficio Scolastico Provinciale di Varese ha organizzato questo pomeriggio un workshop nelle aule di Castellanza. Un appuntamento che ha aperto una serie di incontri rivolti al corpo docente varesino e che saranno dedicati al tema della didattica laboratoriale. Con un obiettivo: diffondere la cultura dell’insegnamento e dell’apprendimento in laboratorio, inteso non solo come spazio fisico dove poter mettere alla prova gli studenti nella sperimentazione delle teorie spiegate nelle aule. L’intento è anche quello di presentare il laboratorio come strumento complementare alla didattica tradizionale, creando spazi mentali che favoriscano l’apprendimento dei ragazzi, rendendolo più facile, interessante e personalizzato.
La meta da raggiungere è condivisa dai docenti che operano sul territorio. A dimostrarlo, oltre alla folta presenza di questo pomeriggio all’avvio dell’iniziativa, ci sono anche le iscrizioni ai prossimi eventi. Il numero chiuso, inizialmente programmato, è infatti saltato. Molte le richieste pervenute all’Unione Industriali per la partecipazione ai tre appuntamenti successivi. Tanto che il secondo incontro, dedicato agli aspetti generali e psicopedagogici della didattica laboratoriale, è stato duplicato. A quello di lunedì 1° marzo, già preventivato, seguirà il bis di venerdì 5 marzo. Si terranno, poi, altri due incontri. Uno, quello di lunedì 8 marzo, dedicato agli insegnanti di matematica, l’altro, messo in calendario per lunedì 15 marzo, sarà rivolto ai docenti di italiano. Tutti gli eventi si terranno nelle aule dell’Università LIUC tra le 14.30 e le 17.30.
Un programma di aggiornamento che si inserisce in un momento di trasformazione della scuola italiana e varesina. La riforma della scuola secondaria superiore, ha sostenuto il direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Claudio Merletti, è stata interpretata sul territorio dando vita “al più grande cambiamento della scuola superiore in provincia di Varese”. Con una riorganizzazione improntata all’essenziale: “Abbiamo tagliato i corsi dove c’erano doppioni tra istituti vicini. Abbiamo riorganizzato l’offerta formativa dando ad ogni istituto un’anima e un’identità. Non esisteranno più istituti bazar che offrono di tutto, ma istituti specializzati nella formazione di determinate figure. Dando ad ogni istituto la capacità di essere il punto di riferimento di specifiche aspirazioni”. È in questo scenario che occorre anche “una crescita dei docenti con gli studenti, per agire sulla dispersione scolastica che avviene prima di tutto sulle materie dell’italiano e della matematica”.
È a questa esigenza che cerca di rispondere il programma di aggiornamento organizzato da Unione Industriali, Università LIUC e Ufficio Scolastico Provinciale. “Non è la prima volta – ha spiegato Michele Puglisi, direttore del CARED, il Centro d’Ateneo per la Ricerca Educativo-Didattica e l’Aggiornamento dell’Università LIUC – che queste tre realtà si mettono insieme per iniziative di formazione dei docenti. Il nostro intento oggi è di trasformare l’attuale fase di crisi dei sistemi scolastici in un’opportunità. Noi cerchiamo di fare la nostra parte con un corso a geometria variabile, che toccherà vari ambiti e che punterà su due assi portanti: i linguaggi e i metodi”.
Ripensare la didattica in aula, ponendo al centro, anziché il programma, l’apprendimento dei ragazzi: questo il messaggio di fondo lanciato quest’oggi dalle aule di Castellanza.
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