Incidenti sul lavoro in costante diminuzione
Il bilancio dell'attività di ispezione e formazione da parte del Comitato di coordinamento provinciale è decisamente positivo. Nel 2009 i morti sono stati due
Dal 2006 gli incidenti mortali sul lavoro sono in costante calo. Lo scorso anno nella nostra provincia le morti bianche, esclusi i dati sulla guida di autoveicoli, sono state 2 (in una discarica e in una ditta meccanica ) e nessuna nei cantieri edili, ritenuti i più ad alto rischio.
Il bilancio dell’attività di ispezione, formazione e informazione che l’Asl di Varese ha attivato nelle attività produttive varesine è stato presentato dal direttore generale dell’Asl Pierluigi Zeli dopo la prima riunione dell’anno del Comitato provinciale di Coordinamento sul tema della salute e della sicurezza, tavolto che vede coinvolti molteplici attori tra cui Inail, Vigili del Fuoco, Ispesl, Uooml, DPL, associazioni di categoria di lavoratori e imprenditori.
Nel corso della riunione sono state tracciate le linee guida d’intervento per il prossimo triennio ma è stato fatto anche il bilancio di un’azione che si sta perfezionando, come si evidenzia dai numeri ottenuti nel 2009: oltre 5.500 controlli ( sopralluoghi, controlli documentali, verifiche impianti), 1960 sopralluoghi ispettivi soprattutto nei cantieri edili ( 802), 526 verbali di contravvenzione e prescrizioni di diffide o disposizioni, e 390 inchieste per infortunio o 224 indagini a seguito di malattia professionale avviate dalla polizia giudiziaria.
Il contenimento degli incidenti gravi è anche frutto di un’attività di vigilanza che è migliorata dal punto di vista qualitativo grazie ad un piano integrato di intervento: i controlli hanno privilegiato le aziende a maggior rischio individuate in base ai dati statistici nazionali e a eventi sentinella e all’implementazione delle attività di informazione e formazione: « Abbiamo messo in cantiere ben 13 progetti innovativi trasversali di formazione che puntano alla prevenzione» ha spiegato il direttore sanitario dell’Asl Marmondi.
La formazione, quindi, rimane uno degli obiettivi primari del coordinamento provinciale: «Ancora non è del tutto recepita la filosofia legata alla normativa per la prevenzione degli infortuni – ha commentato il dottor Crescenzo Tiso , responsabile della sicurezza sui luoghi di lavoro all’interno del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl – Le problematicità permangono e si graduano anche a seconda delle dimensioni delle aziende. Noi, però, lavoriamo per settori di attività analizzando i singoli contesti in base a distinti parametri. Le nostre attività di indagine sono differenti a seconda delle dimensioni dell’attività».
I risultati ottenuti lo scorso anno sono paradossalemnte più importanti a causa della crisi in atto: « Sono diminuite le ore di lavoro – spiega il dottor Tiso – ma possono essere proprio i momenti di rientro da una pausa o i turni di lavoro per affrontare un’emergenza ad elevare il livello di rischio».
Avviata una strategia d’azione che comincia a dare importanti risultati, il dottor Tiso alza il tiro: « Dobbiamo avviare indagini approfondire nel settore della logistica che sta diventando sempre più importante. Ci sono, poi, da affrontare problematiche come l’alcolismo e gli stupefacenti che prevedono figure professionali ulteriori».
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