Dai celti alle zucche: ecco perché Halloween è la festa di tutti
La festa del 31 ottobre ha origini antichissime. Oggi, nella sua versione americana, aiuta i bambini a esorcizzare la paura
Ogni anno è la stessa storia: Halloween è una festa europea? È degna di essere festeggiata dalle nostre parti? La realtà dei fatti parla da sola: basta guardare alla quantità di eventi organizzati per capire che, ormai, sempre più persone lo festeggiano e la festa è sempre più sentita. Qualcuno, però, crede che questo sia l’effetto di strategie commerciali: le zucche sono solo antipasti di panettoni e pandori, che da novembre invaderanno già le vetrine.
Eppure le origini di questa festa sembrano più nobili, e meno americane del previsto. Le sue radici affondano nel più remoto passato delle tradizioni europee, quando le popolazioni tribali usavano dividere l’anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre, preparandosi la terra all’inverno, era necessario ricoverare il bestiame in luogo chiuso per garantirgli la sopravvivenza alla stagione fredda: è questo il periodo di Halloween.
In Europa la ricorrenza si diffuse con i Celti. Questo popolo festeggiava la fine dell’estate con Samhain, il loro capodanno. Nella dimensione circolare del tempo, caratteristica della cultura celtica, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale che non apparteneva né all’anno vecchio e neppure al nuovo; in quel momento il velo che divideva dalla terra dei morti si assottigliava ed i vivi potevano accedervi.
I Celti non temevano i propri morti e lasciavano per loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi. Da qui l’usanza del trick-or-treat ("dolcetto o scherzetto?"). La famosa lanterna ricavata da una zucca, invece, da cosa deriva? Nasce da una leggenda anglosassone, secondo cui nella notte del 31 ottobre i fantasmi proverebbero a portare via con sé i vivi: le facce orripilanti servono proprio a ingannarli e fargli credere che non ci siano vivi in casa.
Il cristianesimo tentò di incorporare le vecchie festività pagane dando loro una connotazione compatibile con il suo messaggio. Per questo nel 731 papa Gregorio III fece coincidere Halloween con la festa di Ognissanti, dedicata ai cristiani uccisi in nome della fede. Più avanti la festa verrà portata dagli inglesi negli Stati Uniti e solo in epoca moderna è tornata in Europa, seppur con mille modifiche apportate dai secoli.
Oggi Halloween è la festa dei fantasmi, delle zucche, dei travestimenti. Secondo gli psicologi americani questo non è un male: Halloween aiuterebbe i bambini ad esorcizzare la paura per i fantasmi e a diventare più coraggiosi. Delle origini celtiche è rimasto ben poco, ma il lato giocoso che emerge oggi non dovrebbe far male a nessuno…
Voi lo festeggiate Halloween? Potete dirlo anche nel sondaggio di VareseNews su Facebook.
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