Sindaco e difensore civico, le richieste di Progetto Vedano

I consiglieri della lista civica rispondono al sindaco Baroffio dopo la richiesta presentata alla magistratura sulla validità delle elezioni

riceviamo e pubblichiamo
 
Progetto Vedano tramite i propri consiglieri di opposizione anche in qualità di cittadini elettori, Luciano Battistella ed Andrea Vallino, ha sollevato sin da prima delle elezioni amministrative – e quindi indipendentemente dall’esito delle stesse – il proprio dubbio sulla eleggibilità a sindaco dell’avv. Enrico Baroffio, anche Difensore Civico, ed esattamente come dichiarato dal Sindaco, il dubbio è stato “senza esito”. Le richieste, fatte all’allora sindaco Giovanni Barbesino, al segretario comunale ed al Prefetto sono facilmente riscontrabili poichè protocollate, ma non sono mai state, purtroppo, chiarite nel merito. Lo Statuto comunale dice espressamente che il Difensore Civico rimane in carica fino alla elezione del successore, che non è avvenuta. Necessario è stato quindi rimettere tale dubbio nelle Opportune Sedi e ciò per una questione di democrazia, correttezza e limpidezza istituzionale.
 
Avremmo evitato volentieri tale azione – sostengono i consiglieri Battistella e Vallino – ma riteniamo che L’avv. Baroffio dovrebbe spiegare (cosa che non ha fatto) – a tutti i vedanesi – perché abbia partecipato essendo in carica come Difensore Civico alla competizione elettorale, come candidato Sindaco, sin dalla data del 23 di aprile 2009 quindi molto prima delle proprie “formali” dimissioni – da tale carica – avvenute solo il 6 maggio 2009. In ultimo il Sindaco annuncia quelli che secondo Lui sarebbero “gravi risvolti politici” e con una teoria alquanto “sua” chiederebbe le dimissioni delle opposizioni. Il dubbio – se non fosse chiaro – non poggia sul consiglio comunale ma sul solo presidente dello stesso – ossia il sindaco – e solo la sentenza della Magistratura determinerà o meno il diritto soggettivo del Difensore Civico, ancora nel pieno possesso delle sue funzioni a candidarsi come Sindaco. In vero ci chiediamo – ed abbiamo chiesto alla Magistratura – come sia possibile che il Difensore Civico –che dovrebbe essere imparziale e rappresentare tutti i cittadini appartenenti ad ogni schieramento politico – si candidi per una “parte” ed ancor più come organo di controllo sull’ente controllato ossia il Comune. Siamo certi che la sentenza porterà beneficio al bene supremo della chiarezza istituzionale e ciò indipendentemente dall’esito. Tanto era dovuto. Ci dispiace per certo che l’avv. Baroffio pare abbia preso molto sul personale la situazione spingendosi a parlare delle nostre “speranze ed intenzioni”. A noi, come cittadini, avrebbe fatto più piacere una spiegazione ed a tal proposito nel primo Consiglio Comunale, abbiamo chiesto una sua risposta immediata e scritta. Non è mai arrivata.

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Pubblicato il 22 Luglio 2009
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