Pronti a partire altri 460 volontari dalla Lombardia
L'assessore alla Protezione Civile della Regione Maullu assicura un turn-over ai 250 già in Abruzzo. Campo base a Bazzano per 500 sfollati
«Un’imponente e funzionale macchina dei soccorsi», l’ha definita così l’assessore alla Protezione civile della Regione Lombardia Stefano Maullu quella già operativa dal pomeriggio di ieri nella zona di Bazzano, a pochi chilometri da L’Aquila. L’assessore fornisce alcuni numeri della solidarietà lombarda che stupiscono per imponenza: «Abbiamo allestito un campo per 500 persone con due cucine da campo che forniscono 1250 pasti l’ora mentre una terza da 300 pasti è in fase di allestimento; sono all’opera 12 squadre di tecnici che stanno ripristinando le comunicazioni, verificando la stabilità degli edifici e la sicurezza della zona. I volontari già presenti in Abruzzo, provenienti dalla Lombardia, sono attualmente 250 (partiti ieri da Legnano e da Agrate Brianza) con altri 460 pronti a partire e a dare il cambio. Sono stati montati due ospedali da campo che hanno 8 posti per i codici rossi e un’unità in grado di fornire assistenza a donne incinta».
Questa la situazione per quanto riguarda i numeri ma i volontari e gli sfollati devono fare fronte anche alle continue scosse di assestamento: «Questa notte è stata registrata alle 1,15 una scossa del quinto grado della scala richter e in un attimo tutti sono ripiombati nella paura. Per questo abbiamo mandato anche psicologi che possano assistere la pooplazione sotto choc per la paura e per i continui movimenti tellurici». L’assessore Maullu sarà alle 18 a Palazzo Chigi insieme agli assessori regionali del resto d’Italia per un coordinamento con il Presidente del Consiglio:«Faremo un punto della situazione e stabiliremo le priorità per i prossimi giorni. L’emergenza è continua».
L’ultimo pensiero di Maullu è rivolto al cuore dei lombardi: «Stanno dimostrando una solidarietà enorme e quasi inaspettata in questi numeri – conclude – teniamo alta l’attenzione anche dal punto di vista mediatico perchè servirà ancora molta gente, molti volontari per riportare ad una sorta di normalità la situazione».
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