I rischi legati al radon: all’Università dell’Insubria convegno su dati e legislazione
Il radon è un gas naturale, invisibile, inodore, incolore e insapore, prodotto dal decadimento di elementi radioattivi presenti nel sottosuolo! Si contano 3200 morti l’anno per radon in Italia, ben 900 l’anno sono in Lombardia

Venerdì 12 aprile all’Università dell’Insubria, aula magna Granero Porati in via Dunant 3, si terrà un convegno su “la gestione del rischio Radon”.
Saranno presenti Federica Ravasi (Vice – Presidente Ordine Geologi Lombardia ) e il professor Fabio Conti, Docente di Ingegneria Sanitaria dell’Università dell’Insubria. Il radon è un gas naturale, invisibile, inodore, incolore e insapore, prodotto dal decadimento di elementi radioattivi presenti nel sottosuolo!
«Basterebbe citare il dato dell’Istituto Superiore di Sanità: 3200 morti l’anno per radon in Italia, pari quasi alle morti per incidenti stradali e di queste morti, ben 900 l’anno sono in Lombardia – spiega Federica Ravasi – In Europa, ogni anno, per il radon perdono la vita ben 20.000 persone. In Italia, il radon, genera il 10% dei decessi per cancro ai polmoni. Sono numeri importanti che invitano ad una profonda riflessione».
«Il radon è un gas nobile radioattivo naturale – aggiunge il professor Conti – È invisibile, inodore, incolore e insapore ed è prodotto dal decadimento di elementi radioattivi che si trovano nel suolo, nell’acqua e nei materiali da costruzione. Il maggior contributo alla concentrazione di radon negli ambienti chiusi (indoor) proviene dal suolo dal quale penetra all’interno degli edifici. Poiché è un gas, il radon in ambienti chiusi si concentra soprattutto quando la ventilazione degli edifici non è sufficiente. Se inalato il radon può dare origine a processi di cancerogenesi».
L’Ente, Regione Lombardia, già dal 2011 con l’adozione delle linee guida per la prevenzione delle esposizioni al gas radon in ambienti indoor, ha espresso la volontà e preoccupazione per la tutela della salute del cittadino invitando così i Comuni lombardi all’inserimento nei Regolamenti Edilizi Comunali di specifiche norme tecniche in materia di tutela dal rischio radon rendendolo poi obbligatorio nel 2022 con legge regionale. Dunque la Regione Lombardia ha proprio recentemente approvato una legge specifica in materia. Purtroppo è una rara eccezione sul territorio nazionale. Ad oggi il geologo è praticamente escluso dal Piano Nazionale Radon.
«Il 12 Aprile – racconta la Vice – Presidente Ordine Geologi Lombardia – con l’Università dell’Insubria, illustreremo studi, ricerche, dati. Terremo proprio una conferenza specifica sulla gestione del rischio Radon. Sarà un evento che rappresenterà un’opportunità fondamentale finalizzata ad approfondire e discutere le problematiche legate all’esposizione del gas Radon negli ambienti chiusi dove esso rappresenta una minaccia per la salute umana, in quanto è una delle principali cause di cancro ai polmoni non derivante dal fumo di sigaretta. Crediamo che anche sul tema RADON, sia necessario che il geologo venga riconosciuto come figura professionale qualificata per affrontare e gestire il rischio, garantendo la sicurezza e la salute della popolazione”. Lo ha affermato Federica Ravasi, Vice – Presidente dell’Ordine dei Geologi della Lombardia.
La situazione italiana si è evoluta a livello normativo con la recente «Adozione del piano nazionale d’azione per il radon 2023-2032» (DPCM 11-01- 2024). Nella pratica molto resta ancora da fare, considerando altre realtà, appena fuori dai nostri confini, particolarmente attive su questo problema.
Gli esperti si confronteranno sulle origini del Radon, al riguardo la relazione di Federico Manicone della Geobim S.r.l. di Daniela Aimetti dell’Ats Insubria. Gli aspetti igienico sanitari verranno trattati da Domenico Cavallo, ordinario di Medicina del lavoro dell’Università dell’Insubria, quelli normativi da Roberta Corrao, referente della Radioprotezione dell’Ats Insubria. Rosella Rusconi, di Arpa Lombardia, relazionerà sulla Mappatura e sulle tecniche di misura, Mauro Gandolla di Econs SA sulle Tecniche di risanamento. Luca Verdi, di Arpa Bolzano, parlerà di Interazione del rischio Radon con le tecniche di contenimento energetico.
L’evento è sold out per raggiunta capienza massima consentita dall’aula.
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