I bambini ci sono, ma tolgono una classe: la protesta in una scuola dell’infanzia a Gallarate
Sono numerose le riduzioni di classi e insegnanti programmaei negli istituti in giro per la provincia tutti i livelli. Un nuovo caso riguarda la San Francesco del quartiere Arnate (ma non è il solo in città)

Non passa settimana, in questo periodo, che in giro per la provincia non ci sia un caso di scuola in cui sono previsti tagli alle classi, conseguenza delle riduzioni di personale definita a livello nazionale e che man mano impatta a livello locale, con i tagli previsti dall’Ufficio Scolastico Territoriale.
L’ultimo caso: la scuola dell’infanzia San Francesco a Gallarate, quartiere Arnate. Dove è prevista la riduzione di una classe.
Un taglio non giustificato dalla riduzione del numero di bambini legata calo demografico, viene sottolineato dai genitori che si sono mobilitati con una raccolta firme.
Germana Pisacane, dirigente dell’istituto comprensivo Gerolamo Da Cardano (da cui dipende la scuola), spiega che «alla scuola dell’infanzia San Francesco il numero di bambini è invariato: tanti ne sono usciti con il passaggio alle primarie, tanti ne sono entrati con le iscrizioni».
L’Ufficio Scolastico Territoriale ha previsto l’accorpamento di due sezioni, con il “taglio” di due docenti in organico, che verranno trasferiti ad altra sede.
«Il risultato saranno classi superaffollate, pochi insegnanti e pochi iscritti» lamentano i genitori, molto attivi alla “San Francesco”.
Se negli ultimi anni infatti l’impatto della crisi demografica ha ridotto da sette a quattro le classi, ora la domanda c’è, i numeri di bambini quest’anno sono stabili.

Tagli ai docenti e classi più affollate: cosa sta succedendo nelle scuole
È una dinamica che si sta presentando in varie località, ad esempio a Varese, Brinzio, Casorate Sempione o Busto, per citare i casi più recenti. Da un lato c’è una parziale riduzione delle classi di bambini, soprattutto per i nati post-Covid, quelli che frequentano ora le scuole dell’infanzia.
Dall’altro però c’è anche una programmazione di tagli decisa a monte (i numeri diffusi dai sindacati pochi mesi fa erano di 5660 insegnanti in meno, oltre a di 2740 assistenti tecnico amministrativi) e c’è anche una serie di accorpamenti tra istituti comprensivi.
La mobilitazione alla scuola dell’infanzia di Arnate
Anche la dirigente nota che la decisione «comporterà inevitabilmente un numero maggiore di bambini per sezione, che saliranno a ventitré per sezione. Senza contare che prima di settembre arriveranno altre iscrizioni nel corso dell’anno» continua Pisacane. «Ad esempio molte famiglie straniere scoprono tardivamente le modalità d’iscrizione» (va considerato ovviamente che oggi il contributo di famiglie di origine straniera è particolarmente rilevante, sul numero di bambini).
La dirigenza dell’istituto ha provveduto a segnalare la situazione all’Ufficio Scolastico Territoriale, per ottenere una revisione della pianta organica, come in effetti è avvenuto in altri istituti (ad esempio a Casorate).
La speranza, per la scuola dell’infanzia, è quella che si possa procedere con il cosiddetto regime “in organico di fatto”, vale a dire la conferma dell’organico docenti per il solo 2025/2026, con docenti a tempo determinato al posto dei due docenti trasferiti.
Una classe in meno anche alle primarie di Madonna in Campagna
Una modalità di salvaguardia in fase di passaggio che invece non è possibile attuare alle scuole primarie.
Perché anche alle primarie sono previsti tagli all’istituto Gerolamo da Cardano, che serve i due popolosi quartieri Sud di Gallarate: «Perdiamo una prima, sul plesso di Madonna in Campagna», dove si passa da due a una sola prima il prossimo anno. Le iscrizioni eccedenti il numero di posti disponibili vengono spostate da Madonna in Campagna all’altro plesso, quello di Arnate.
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