Quando un viaggio ti cambia la vita. I ragazzi dell’Ite Tosi di Busto in Cambogia insieme ad Andrea Devicenzi
Sono partiti pochi giorni fa dall’aeroporto di Malpensa con le biciclette al seguito e un obiettivo ambizioso: attraversare la Cambogia su due ruote, nel segno dell’impegno, della solidarietà e della scoperta

Sono partiti pochi giorni fa dall’aeroporto di Malpensa con le biciclette al seguito e un obiettivo ambizioso: attraversare la Cambogia su due ruote, nel segno dell’impegno, della solidarietà e della scoperta. Il gruppo di studenti dell’Ite Enrico Tosi di Busto Arsizio è il cuore pulsante del progetto “Oltre l’Impossibile”, un’esperienza educativa e sportiva che unisce avventura, crescita personale e incontro con una cultura profondamente diversa.
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A guidare il gruppo è Andrea Devicenzi, atleta paralimpico, coach motivazionale e formatore esperto in percorsi di crescita personale attraverso la fatica e il viaggio. Devicenzi, che ha perso una gamba a 17 anni a causa di un incidente in moto, ha trasformato la sua esperienza in un’opportunità per ispirare giovani e adulti, accompagnandoli in avventure che mettono alla prova il fisico ma soprattutto lo spirito.
Un viaggio tra sport, cultura e solidarietà
L’iniziativa, attiva già da alcuni anni, si propone di portare i ragazzi fuori dalla loro zona di comfort per vivere un’esperienza formativa in un contesto internazionale. Accompagnati da docenti, volontari e dalla guida carismatica di Devicenzi, gli studenti pedalano per chilometri tra villaggi e strade sterrate, visitano scuole locali e partecipano a momenti di confronto con le comunità cambogiane.
Come si legge nel diario di viaggio aggiornato quotidianamente sulla pagina Facebook ufficiale del progetto (“Oltre l’Impossibile – Ite Tosi”), il gruppo ha già toccato diverse tappe significative: Phnom Penh, Kampong Cham, le risaie del Mekong e i piccoli centri dove i ragazzi incontrano coetanei cambogiani.
Il diario social: una finestra su un mondo lontano
Le immagini pubblicate sui social raccontano una Cambogia accogliente e sorridente, fatta di incontri, fatica e meraviglia. I post sono curati con attenzione e accompagnati da riflessioni degli studenti stessi: parole semplici ma potenti che trasmettono il senso profondo del viaggio.
«Ci sentiamo piccoli, ma dentro di noi succede qualcosa di grande» scrive uno dei partecipanti, dopo una giornata di pedalate e visita a una scuola rurale. C’è spazio anche per l’ironia, con foto di gruppo, video delle pedalate e aneddoti quotidiani che mostrano la forza del gruppo e lo spirito con cui affrontano ogni giornata.
Andrea Devicenzi, una guida d’eccezione
Conosciuto per le sue imprese in tutto il mondo – dal cammino di Santiago a Capo Nord fino al deserto dell’Atacama – Andrea Devicenzi ha fatto del viaggio un mezzo per esplorare i limiti e superare le barriere, interiori ed esteriori. Con il progetto “Oltre l’Impossibile”, porta la sua esperienza direttamente tra i banchi di scuola, coinvolgendo studenti in sfide reali, concrete, che parlano di autonomia, resilienza e collaborazione.
«Non si tratta solo di chilometri percorsi – racconta spesso Devicenzi – ma di come quei chilometri cambiano lo sguardo con cui affrontiamo la vita»
Un progetto dell’Ite Tosi diventato esperienza di vita
“Oltre l’Impossibile” non è solo un viaggio, ma un vero e proprio percorso educativo che si inserisce nella proposta formativa dell’Ite Tosi, da sempre attento allo sviluppo delle competenze trasversali. Il progetto è sostenuto dalla scuola e da diversi partner, tra cui associazioni attive sul territorio cambogiano.
«È un viaggio che ti cambia» – raccontano gli insegnanti che accompagnano il gruppo – «non solo per ciò che si vede, ma per quello che si diventa strada facendo». Il rientro è previsto per la fine di luglio, ma l’esperienza resterà ben oltre nelle memorie e nel vissuto di questi ragazzi.
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Complimenti agli organizzatori ed ai partecipanti
Quando mi sono diplomato io nessuna toga e cappello con alloro, nessun camp, nessun viaggio culturale alternativo da radical chic…un bravo e poi sceglievi se continuare con la laurea o andare a lavorare.