Varese Pride 2025: in migliaia per i diritti, Vladimir Luxuria accende il corteo
Grande partecipazione all'edizione 2025 del Pride varesino, anche quest'anno un momento di gioia, festa e orgoglio

Varese si è tinta dei colori dell’arcobaleno sabato 19 luglio con il Varese Pride 2025, una giornata di festa, rivendicazioni e orgoglio che ha visto sfilare per le vie del centro almeno 3.000 persone. In testa e nel cuore del corteo, una madrina d’eccezione: Vladimir Luxuria, che ha arringato la folla con un discorso appassionato, ironico e diretto, nel pieno spirito della manifestazione.
Colorato, partecipato e inclusivo: il Pride made in Varese
Già dalle 16 Piazza Monte Grappa si è riempita di persone, bandiere e sorrisi. Ad accogliere i partecipanti, infopoint e spazi dedicati alla sicurezza, all’informazione e all’inclusività. Alle 17, puntuale, è partito il corteo che ha attraversato il centro città in un clima gioioso. Tante le sigle, le associazioni, i gruppi informali e le persone comuni che hanno voluto esserci per dire sì alla libertà e no alle discriminazioni.
A metà percorso, dal carro che guidava il corteo, Vladimir Luxuria ha preso la parola tra gli applausi: «Questo Pride è una figata! – ha esordito con il suo inconfondibile stile – Siamo qui anche contro l’ipocrisia di quanti fanno la morale e poi vanno a divertirsi nei posti dove nessuno li vede. Di chi vuole difendere i confini della nazione e poi lascia morire le vite in mare. A questo mondo esistono due categorie di persone: chi vive liberamente la propria sessualità e chi “rompe” a quelli che vivono la loro sessualità».
Un intervento che ha infiammato la piazza e riacceso il passo del corteo, tra musica, balli e abbracci.

Nel corso del pomeriggio ci sono stati anche interventi istituzionali. «Ho capito che la divisa non fa il generale, come l’abito non fa il monaco. E siccome è tornata di moda la parola patria, vi dico qual è la mia idea di patria: quella dove tutti possono esprimere la propria identità – ha detto l’assessore alla cultura del Comune di Varese Enzo Laforgia – Quindi questa è la mia patria».
«Riempire con i nostri corpi la città è un atto politico – gli ha fatto eco l’assessore ai servizi educativi e alle pari opportunità Rossella Dimaggio – Noi stiamo agendo per una sola idea: una città inclusiva che ha rispetto di ognuno».
La Pride Night ai Giardini Estensi
La seconda parte della giornata si è svolta ai Giardini Estensi, trasformati per l’occasione in un’arena di musica e spettacolo. La serata è stata presentata da La Ines, “madrina” del pride varesino fin dalla sua nascita, per la prima volta in abito corto, che ha introdotto sul palco i diversi ospiti.
Alle 20.45 Vladimir Luxuria ha portato a Varese il suo spettacolo “Stasera ve le canto”, un racconto ironico, profondo e personale tra aneddoti, riflessioni e canzoni.
La serata si è conclusa con un lungo DJ set animato da CUSA DJ, MyDrama e Yosef, che hanno fatto ballare la folla fino a mezzanotte.
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Quanto vi devono far schifo gli italiani per arrivare in una baracconata come questa manifestazione a buttarci dentro i migranti, migranti tra l’altro dove nei loro paesi d’origine probabilmente verreste tutti perseguitati.
Siete al corto-circuito ideologico.
Quanta cattiveria, per una manifestazione gioiosa inclusiva e dove non si offende nessuno