L’Università dell’Insubria celebra i suoi Dottori di Ricerca: a Como la cerimonia con Amalia Ercoli Finzi
La cerimonia si è svolta sabato mattina nel Chiostro di Sant'Abbondio, nella sede comasca dell'Università. Grande accoglienza per la professoressa Amalia Ercoli Finzi
Sabato 20 settembre il chiostro di Sant’Abbondio, a Como, ha ospitato una cerimonia che ha segnato un’importante tappa nella carriera di numerosi giovani ricercatori: la consegna dei diplomi di Dottorato di Ricerca per i dottorandi che hanno completato i cicli XXXVI e XXXVII all’Università dell’Insubria. L’evento, presieduto dalla rettrice Maria Pierro, ha visto la partecipazione di importanti figure accademiche e ospiti di spicco, tra cui la professoressa Amalia Ercoli Finzi, che ha avuto un ruolo centrale nella celebrazione.
Galleria fotografica
Un’ospite d’eccezione: Amalia Ercoli Finzi
La professoressa Amalia Ercoli Finzi, ingegnera e pioniera delle scienze aerospaziali, ha ricevuto un’accoglienza calorosa per il suo straordinario contributo nel campo della scienza e della tecnologia. Riconosciuta a livello internazionale, la professoressa Ercoli Finzi ha lavorato come consulente scientifica per la NASA, l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ed è stata la Principal Investigator dello strumento SD2 montato sulla sonda Rosetta.
Amalia Ercoli Finzi è anche passata alla storia come la prima donna in Italia a laurearsi in Ingegneria Aeronautica, laurea conseguita nel 1962 con il massimo dei voti e la lode al Politecnico di Milano, dove successivamente ha intrapreso la carriera accademica come docente di meccanica orbitale.
La lectio magistralis: “Luna oggi, Marte domani…”
Durante la cerimonia, la professoressa Ercoli Finzi ha tenuto una lectio magistralis dal titolo «Luna oggi, Marte domani…», dove ha parlato della sua lunga carriera e delle sfide che l’attendono nel futuro delle esplorazioni spaziali. Un passaggio significativo del suo intervento è stato un incoraggiamento rivolto ai dottori di ricerca, invitandoli a considerare il percorso di studi come un viaggio che non termina mai: «Non guardate alla fine del percorso di dottorato come alla fine del percorso di studi, perché è solo studiando ed aggiornandosi che apriamo la nostra mente in continuazione», ha detto la professoressa, sottolineando l’importanza dell’apprendimento continuo e dell’apertura mentale.
La sua riflessione finale, rivolgendosi ai nuovi Dottori di Ricerca, ha suscitato grande emozione: «Di fronte al minuscolo puntino che la Terra rappresenta nell’Universo, ha davvero senso fare le guerre?», un pensiero che invita alla riflessione sulla pace e sulla condizione dell’umanità.
Gli anni più significativi
La rettrice Maria Pierro ha accolto con entusiasmo i neo-dottori: «Oggi è una giornata di festa, in cui conseguite un titolo che è indispensabile per il futuro delle vostre carriere, siano esse accademiche o in altri ambiti. È un grande onore ospitare la professoressa Ercoli Finzi, un esempio di eccellenza scientifica e un modello per tutte le donne nel mondo accademico».
Il prorettore vicario Umberto Piarulli ha inoltre sottolineato il significato simbolico della scelta del Chiostro di Sant’Abbondio per la cerimonia, un luogo che rappresenta una connessione tra l’antica tradizione della ricerca e il presente. «Il dottorato di ricerca è un “luogo” che apre la mente e che mette in relazione diverse discipline», ha affermato Piarulli, ricordando come la ricerca scientifica oggi richieda sempre più un approccio interdisciplinare.
Il direttore della Scuola di Dottorato Mauro Fasano ha infine concluso la cerimonia con un incoraggiamento ai nuovi laureati: «Questi tre anni di formazione sono tra i più complessi e significativi nella carriera universitaria. Ora, con il vostro titolo, avrete la possibilità di affrontare le sfide future, sia nel mondo accademico che nell’industria, con competenza e determinazione».
Galleria fotografica
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Emilio Corrao su Balli e abbracci: il flash mob di Cocquio Trevisago per dire “no“ alla violenza di genere
principe.rosso su Gallarate "capitale" della remigrazione: il comitato di estrema destra annuncia un presidio in città
Felice su Vandalizzate le lucine di Natale al Sacro Monte di Varese
PaoloFilterfree su Martelli: "Sovranisti a parole, genuflessi nella realtà. Così l’Italia si perde"
MarcoCx su Incendio nella notte in una fabbrica a Groppello di Gavirate, decine di uomini impegnati
Felice su Martelli: "Sovranisti a parole, genuflessi nella realtà. Così l’Italia si perde"














Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.