Arringhe da record e caldo in aula, la sentenza slitta di una settimana
Dopo una lunga seduta, resa più ardua nel pomeriggio dal venir meno della climatizzazione, rinviata a lunedì prossimo la chiusura del procedimento a carico dell'ex sindaco Tosi
Doveva arrivare oggi nel tardo pomeriggio la sentenza del tribunale di Busto Arsizio sulla vicenda che ha visto coinvolti a vario titolo l’ex sindaco Gianfranco Tosi, vari assessori della sua ultima Giunta e alcuni dirigenti comunali per una storia di soldi "girati" a questi ultimi a titolo di gratifica e finita sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti. Invece la sentenza non sarà emessa prima di lunedì prossimo: così ha deciso il Gup Donatella Banci, rinviando la decisione dopo una mattinata e gran parte del pomeriggio dedicati ad ascoltare le difese degli imputati – condotte dagli gli avvocati Attilio Fontana, Cesare Cicorella, Vittorio Celiento, Giorgio Albé.
Fra le cause della sospensione dell’udienza anche il gran caldo: in una ampia e moderna aula del nuovo tribunale, giudice, imputati e avvocati non hanno potuto beneficiare nelle ore pomeridiane di adeguato condizionamento. Così, dopo l’arringa da due ore filate dell’avvocato Cicorella (in queste condizioni, "eroica") e una seduta che, pausa pranzo a parte, proseguiva dalle 9 di questa mattina, a metà pomeriggio il gup ha gettato la spugna di fronte alla prospettiva di altre due ore di interventi prima di potersi ritirare in camera di consiglio. Il giudice ha disposto la continuazione dell’udienza per lunedì 28 maggio, prossima e si spera conclusiva puntata di una pagina giudiziaria che tutti gli interessati sperano ormai di poter chiudere quanto prima.
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