Gastaldello: “La questione morale prima di tutto”
Il segretario della Lega Nord contesta gli assessori-architetti di centrosinistra
«Per noi la trasparenza e l’assenza di conflitti di interesse in chi amministra è fondamentale. In questi otto anni di giunta di centrosinistra abbiamo visto all’opera architetti-assessori, veri assi pigliatutto». A parlare è Fabio Gastaldello, segretario cittadino della Lega Nord. La questione morale è il suo slogan personale in questa campagna elettorale.
Gastaldello, gli assessori-architetto, come li chiama lei, erano legittimati a firmare quei progetti di edilizia privata.
«È vero, la legge lo consente. Ma buon senso, buon gusto e soprattutto trasparenza verso la cittadinanza impongono a chi amministra la cosa pubblica di non avere cointeressenze con i propri affari. Mi sembra una regola sacrosanta, di rispetto verso i cittadini. Invece, Valzelli prima e Rasetti dopo, hanno monopolizzato tutto. Inoltre, l’assessore architetto aveva anche la delega alla polizia locale, che dovrebbe controllare i cantieri. Insomma, il controllato che è anche controllore…».
La questione cementificazione selvaggia è uno dei vostri argomenti preferiti. In particolare si parla sempre dei rischi che corre la Cava Cattaneo, la cui destinazione è però agricola.
«Noi contestiamo il piano di gestione complessivo del territorio che vuole aumentare di un milione di metri cubi l’edificabile, che corrisponde a un aumento della popolazione a 20 mila persone. Noi diciamo che questa crescita non è un dogma. In un territorio dove non ci sono servizi, mi spiega come si fa a sostenere un aumento della popolazione di queste dimensioni. E poi, l’atto di cui lei parla, relativo alla Cava Cattaneo, è stato approvato poco prima della campagna elettorale».
Un problema molto sentito a Malnate, come altrove, riguarda l’approvvigionamento di acqua. Che risposte dà la Lega Nord sull’argomento?
«L’amministrazione uscente ha detto di aver previsto un impegno di 5 milioni di euro, soldi che non ci sono e che non ci saranno. In questi otto anni non hanno fatto nulla per la rete idrica, nemmeno quei provvedimenti che incidono sulle abitudini dei cittadini. Un esempio per tutti: nella vicina Svizzera, attraverso dei raccoglitori, si usa l’acqua piovana per innaffiare i giardini dei condomini e per altre attività. Da noi continuano a costruire, senza questi elementari accorgimenti. Inoltre a Malnate è mancato il dialogo tra il sindaco di centrosinistra, Aspem e altri soggetti. Il centrosinistra si è arroccato per motivi ideologici senza considerare chi poteva dare un aiuto. Io ci sarei andato ogni settimana a parlare con i vertici di Aspem»
Voi avete deciso di non appoggiare il candidato di Forza Italia, rompendo di fatto la cdl. Perché?
«Semplice, i candidati sul territorio li deve scegliere la base. Io sono andato dai miei e gli ho detto: "Forza Italia propone Azzalin. Siete d’accordo?". La maggioranza ha detto di no. Invece con Sandro Damiani si è discusso prima del programma, alla cui base ci deve essere la questione morale. Damiani ha condiviso questa impostazione».
Come è stata composta la lista della Lega Nord?
«Noi rappresentiamo tutta la cittadinanza a tutti i livelli. Ma voglio rimarcare una cosa: se in questi anni avessero lasciato governare di più le donne e meno i bicipiti avrebbero ottenuto risultati migliori. Il 40 per cento dei nostri candidati in lista sono donne e nel nostro programma abbiamo anche un assessorato alle Pari opportunità».
È ormai scontato che con dieci liste e sette candidati sindaco si andrà al ballottaggio. Il Polo civico di centro ha già detto che appoggerà un candidato del centrodestra. E voi?
«Allora, io non potrei mai mettermi con gli eredi di Paolo Caccia. È chiaro che il nostro interlocutore privilegiato rimane Forza Italia. Comunque decideremo al primo turno».
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