Sostituiscono il cavallo in una tris. Tre persone denunciate per truffa
Oltre 350 mila euro di vincite incassate dai truffatori
Hanno tentato la mandrakata, ma gli è andata male. E così tre persone, oltre alla sostanziosa vincita per una corsa di cavalli, hanno incassato anche una denuncia per truffa.
Il fatto risale all’ottobre di due anni fa. All’ippodromo delle “Bettole” di Varese si corre una corsa tris di galoppo, nelle gabbie di partenza ci sono 16 cavalli, tra cui Reprime che vincerà la corsa. Su di lui si concentrano moltissime giocate, troppe per un cavallo che non è favorito.
Quella vittoria è sospetta anche per l’Unire che decide di aprire un’inchiesta. Le analisi di laboratorio confermano che il cavallo in pista a Varese nella corsa tris del 10 ottobre del 2004 non è Reprime, bensì Arabian Pivot un purosangue di categoria superiore rispetto al primo. Il proprietario e l’allenatore del cavallo sostituito vengono multati e squalificati, ma non è ancora chiaro cosa sia successo sul versante delle scommesse.
Il pubblico ministero Agostino Abate e la guardia di finanza decidono di indagare sui flussi delle scommesse, perché sono convinti che quella sostituzione non è avvenuta per incassare solo i 7000 euro del premio della corsa. Su Reprime hanno scommesso in tanti, in troppi: sono 730 mila gli euro vinti in tutta Italia, di cui la metà concentrati in una ricevitoria di un paesino della provincia di Pistoia, Monsummano Terme. Una ricevitoria defilata, scelta per non dare nell’occhio. A quel punto per gli inquirenti è chiaro che la sostituzione è avvenuta per incassare i soldi delle scommesse. I fratelli Luca e Marco Lombardi, proprietari del cavallo Arabian Pivot, hanno effettuato 61 giocate vincenti, incassando 5700 euro a scommessa. Per loro e per Luca Dell’Elce, allenatore e fantino del cavallo Reprime, è scattata la denuncia a piede libero per truffa.
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