Locomotive e carrozze letti

Ho partecipato alla presentazione del programma elettorale di Antonio Conte, candidato a sindaco per il Centrosinistra.
Come cronista della “Prealpina” avendo conosciuto e frequentato il funzionario Conte a Palazzo Estense sin dal suo arrivo a Varese nel 1967, mi era stato chiesto di tracciarne il profilo di uomo delle istituzioni. L’ho fatto molto volentieri e nel segno della chiarezza, della mia consueta indipendenza di giudizio: ho ricordato ai presenti che se sono stato fortemente critico con la Giunta Fumagalli, ho sempre sottolineato il buon lavoro di altri amministratori leghisti; e nei giorni scorsi ho scritto che come cittadino mi sentivo tutelato dopo le candidature di Antonio Conte e Attilio Fontana, guida affidabile del Centrodestra.

Ieri sera ho ascoltato con interesse la presentazione del programma di Conte: tutto incentrato su opere e iniziative per rilanciare una città in stallo a causa dell’incapacità conclamata dei re delle chiacchiere che hanno avuto anni per fare qualcosa di più di qualche rotatoria.
Questa mattina leggo su Varesenews che alla presentazione dei candidati del Centrodestra si è inneggiato alla difesa della libertà, di Palazzo Estense dall’assalto comunista e di un burocrate, cioè Conte ex segretario generale del Comune.
Se anche Attilio Fontana ha inneggiato alla difesa della libertà, il più scatenato è stato il forzista Ermolli, che se ben ricordo qualche responsabilità politica l’ha avuta nella frana dell’era fumagallica, nell’organizzazione dei corsi di fantubismo amministrativo che non hanno sicuramente eguali almeno nel Nord Ovest lombardo.

Come sempre rispetto le opinioni politiche, ma parlare di libertà quando in qualche occasione c’è stata democrazia negata a Palazzo Estense, non è sicuramente il massimo.
Meglio la sincerità delle cortine fumogene: per esempio assicurare ai varesini che se in passato ci sono stati problemi la nuova gestione del Centrodestra sarà tutta positiva grazie a un programma che sarà rispettato in tutto e per tutto

Forse nemmeno a me non piace Bertinotti presidente della Camera, ma Angelo Zappoli presidente del Consiglio comunale non mi creerebbe problemi, mi farebbe sentire tutelato come con Fontana o Conte a sindaco. Avrei qualche preoccupazione se vedessi spuntare Ermolli.
A Varese non si decidono i destini d’Italia, ci si deve solo rimboccare le maniche e lavorare. Il Centrodestra cerchi di farlo. Sia locomotiva e non più carrozza letti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Maggio 2006
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