| Le prime tre famiglie dei paesi attorno a Malpensa (una di Lonate, una di Somma e una di Ferno), che avevano chiesto e ottenuto di ricevere gli indennizzi per trasferirsi altrove, hanno praticamente in mano le chiavi delle nuove abitazioni, mentre gli immobili che lasciano liberi sono stati acquisiti al patrimonio regionale. Sono i primi tre casi dei 14 urgenti (rispetto alle 392 famiglie che hanno diritto di fare domanda) previsti dal piano di delocalizzazione messo a punto dalla Regione Lombardia, e per il quale sono stati stanziati 5 miliardi come impegno diretto del bilancio regionale. Il prezzo dell’acquisto e’ stato stabilito non solo riconoscendo il valore venale degli immobili ma anche un indennizzo del disagio arrecato (oneri fiscali e notarili per l’acquisto del nuovo immobile, spese per il trasloco e per gli allacciamenti alle reti pubbliche) e un riconoscimento economico proporzionato al periodo di residenza nell’abitazione ‘dismessa’. ”E’ il primo caso al mondo – commenta l’assessore Moneta – paragonabile solo a quello di Chicago, in cui una delocalizzazione viene eseguita con queste attenzioni e con queste concrete modalita’. Arriviamo a questo risultato dopo solo un anno e mezzo dall’annuncio (dato nella seduta di insediamento della Consulta nel novembre del ’99) delle azioni che avremmo intrapreso per risolvere i problemi dell’inquinamento acustico ed atmosferico attorno a Malpensa: abbiamo rispettato e continueremo a rispettare scrupolosamente programma e tempi che ci eravamo dati. Come peraltro nel caso dell’insonorizzazione degli edifici pubblici, gia’ conclusa. Devo ringraziare – aggiunge Moneta – tutti gli Enti coinvolti e gli stessi cittadini per la grande collaborazione dimostrata in tutti questi mesi”. ”L’azione dell’assessore Moneta – sottolinea il presidente Formigoni – documenta la capacita’ della Regione Lombardia di governare, attraverso una programmazione negoziata, i processi connessi a Malpensa 2000 e in particolare le loro ricadute sociali. Abbiamo sempre creduto e sostenuto la crescita di Malpensa come grande scalo internazionale, indispensabile per l’accessibilita’ alla Lombardia e all’Italia. Una risposta alle esigenze del tessuto economico e della mobilita’. Ma egualmente abbiamo tenuto presente la necessita’ di dare risposte concrete alle esigenze del cittadino, con piena trasparenza, come questo caso testimonia, delle procedure e delle modalita’ concrete.” |
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