Cultura e università: la città ha una nuova vocazione

Dopo due anni di lavoro la variante del piano regolatore generale arriva al suo traguardo e fotografa una città diversa

Il comune di Castellanza dice addio alla passata vocazione industriale e punta su servizi, cultura, università e verde attrezzato. «Questa città ha una identità post industriale e il nuovo piano regolatore che abbiamo elaborato definisce nuove funzioni». Livio Frigli, che si trova quasi alla fine del suo suo secondo mandato, consegna ai suoi successori uno strumento urbanistico nuovo che mette sulla carta quelle strategie e quella identità che l’amministrazione comunale ha cercato di perseguire. È un piano che riduce la capacità di insediamenti produttivi e abitativi e fa i conti con una città vocata ad altro. La variante al piano regolatore generale, dopo due anni di lavoro, giunge al traguardo. Questa mattina nel palazzo comunale Frigoli e il suo assessore all’urbanistica Salvatore Passarello ne hanno illustrato, in un incontro con i giornalisti, quei contenuti che questa sera saranno spiegati in una riunione congiunta dei capigruppo consiliari e della commissione territorio. «A mio parere questo piano regolatore è rivoluzionario rispetto all’immagine di Castellanza di venti anni fa» ha aggiunto Frigoli. L’aggiornamento del piano regolatore generale punta ad una abitazione potenziale di 18milla abitanti, che sono 3mila in meno rispetto ai 21mila prospettati dal precedente prg. Definisce e classifica le strutture universitarie, ha pensato alla città come una realtà integrata nel sistema della Valle, ha fatto i conti con l’interramento delle Ferrovie nord e fotografato la città con la provinciale 19, con strutture ospedaliere allargate. Ha inoltre previsto la presenza di aree destinate a nuove funzioni pubbliche, oltre a quelle esistenti. Rispetto al passato scompare dal prg il ponte commerciale, mentre per la zona delle ferrovie delle Nord si immagina un’area ciclopedonale. «Questo prg rispecchia i cambiamenti e lo sforzo di questa giunta che negli ultimi anni ha cambiato il volto della città» ha ancora dichiarato il sindaco. Università, cultura, servizi e verde attrezzato. Su questo hanno quindi puntato gli amministratori che possono vantare un numero di aree attrezzate a verde che la mettono al primo posto in Lombardia. Ma il prg non risolverà il nodo importante della viabilità. «Per quello servono piani sovracomunali,serve il piano di area di Malpensa e l’intervento regionale». Una precisione che Frigoli ci tiene a fare, anche per rispondere a quelli che definisce progetti fantasiosi. E il riferimento va ad Antonio Tellarini, consigliere comunale di Vivere Castellanza. «Il nuovo piano è stato fatto su un tessuto strutturato e consolidato – ha concluso l’assessore Passarello – ed è inoltre un prg pluridisciplinare, studiato in ogni sua parte con esperti e tecnici». L’elaborazione della variante ha infine permesso all’amministrazione comunale di fare una fotografia esatta della città, di raccogliere e razionalizzare dati che formano un censimento del territorio adeguato ai tempi.


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Pubblicato il 02 Ottobre 2003
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