Influenza aviaria, nessun rischio in lombardia

A rassicurare i consumatori l'assessore all'Agricoltura Viviana Beccalossi

Sebbene i principali allevamenti di pollame suiano posti nella Bresciana, l’allarme in merito all’influenza aviaria ha destato preoccupazione anche in Lombardia. Ma niente paura per i consumatori : i focolai scoppiati in dieci allevamenti bresciani erano stati previsti nei mesi scorsi e la situazione è sotto controllo. A garantirlo l’assessore all’Agricoltura, Viviana Beccalossi
«La Regione – ha detto la vice presidente e assessore – sta affrontando questa emergenza con grande attenzione, serietà e cautela; per questo escludo ogni tipo di allarme. Anche in questo caso, come per i precedenti su Ogm, aflatossine e Bse, nessuno di questi animali verrà destinato al consumo e i capi malati quindi saranno abbattuti».

 La Regione Lombardia e l’Istituto Zooprofilattico di Brescia hanno già messo a punto un piano che prevede, tra l’altro:
nella zona più vicina ai focolai (un chilometro di raggio), il monitoraggio di tutti gli allevamenti di tacchini, ovaioli e anatre;
nella zona intermedia (10 chilometri di raggio), il monitoraggio degli allevamenti di tacchini e anatre;
nella zona più vasta (il resto del territorio regionale), controlli più frequenti e comunque già previsti dal piano di sorveglianza regionale, grazie al quale è stato possibile prevedere l’influenza dei tacchini.

Nei prossimi giorni verranno definite le modalità per procedere all’abbattimento degli animali presenti negli allevamenti risultati positivi all’influenza aviaria. «La Regione Lombardia – ha concluso Viviana Beccalossi – provvederà in tempi certi a risarcire gli allevatori coinvolti sia per il valore dei capi abbattiti sia per il mancato reddito causato dal risanamento dell’allevamento colpito».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Aprile 2005
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