Quarto presidio in prefettura degli immigrati, in attesa di una schiarita
Con loro Cgil, Cisl, Uil. I prossimi si sposteranno in centro città
Sono al quarto presidio in prefettura i sindacati Cgil, Cisl e Uil: insieme agli immigrati, stanno sostenendo la lotta degli immigrati varesini che si trovano nel "purgatorio" dell’attesa di un permesso di soggiorno che non arriva, spesso perchè oggetto di truffa da parte dei datori di lavoro senza scrupoli che li hanno fatti lavorare ingannandoli, con false buste paga e senza contributi. Finchè non ci sarà una soluzione non demordono – erano circa un’ottantina, questa volta – , ma la situazione sembra in movimento.
«In questi giorni dall’Anolf sono transitati altri sei ricorsi al tar – spiega Sergio Moia, rappresentante dell’ Anolf-Cisl al presidio – Si sono aggiunti ai primi due che abbiamo cominciato a istruire: per questi si prevede già qualche notizia tra la settimana prossima e quella dopo. Di certo è che il per loro c’è stato un rinvio perché sono state richieste ulteriore documentazione alla prefettura: secondo gli avvocati questo è un segno importante, perché vuol dire che la richiesta non è infondata, ma ha bisogno di ulteriori riflessioni». Ci sono perciò buone speranze che il tar consideri una distorsione della burocrazia tutta questa attesa da parte di persone che lavorano, o credono di lavorare, regolarmente nel nostro paese.
Ma queste speranze non basterebbero a risolvere la situazione: «Se il risultato fosse che il Tar consideri gli immigrati come delle vittime della burocrazia, noi speriamo di non dover essere costretti ad inondare il Tar di ricorsi – Continua Moia – Sono infatti circa 500 le persone in questa situazione. Noi ci auguriamo che, una volta definito l’orientamento del tar, la prefettura decida un’unica soluzione per sbloccare la situazione».
I presìdi continueranno anche nei prossimi due sabati, ma è previsto il loro spostamento verso il centro città: «Per avere un contatto più diretto con la gente» precisano gli organizzatori.
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