L’Anpi risponde a Tarantino
Massimo Ceriani e Mario Marchesini, del direttivo dell'associazione partigiani, specificano il loro pensiero. "Non intendiamo offendere il sindaco ma esprimere una valutazione sulle sue posizioni"
Sui profughi in Samarate: neorazzismo e politiche di accoglienza
Note alla risposta di Leonardo Tarantino, sindaco di Samarate
Nella lettera aperta abbiamo scritto che “possiamo rilevare nelle posizioni del sindaco un modo semplificato di leggere i fenomeni migratori nella nostra epoca, scorgere un neorazzismo come reazione alla mobilità degli esseri umani e come pretesa di bandire gli indesiderabili”.
La risposta del sindaco, Leonardo Tarantino: “Sanno cosa vuol dire “razzismo”???? Chiedano scusa all’Amministrazione Comunale e ai tanti suoi operatori che agiscono nel rispetto delle leggi e della costituzione, dei valori umani e cristiani”.
Abbiamo scritto neorazzismo: in sociologia razzismo differenzialista, una variante, oggi in uso, del razzismo.
E’ la posizione di chi ritiene necessario, nelle pratiche quotidiane e nelle azioni politiche, discriminare, segregare ed escludere gruppi e collettività reputati problematici, indesiderabili, inassimilabili, estranei alla norma maggioritaria. Più che parlare di razze e di gerarchie razziali, il discorso neorazzista tende a mettere l’accento sull’inconciliabilità fra “culture”, “etnie”, “civiltà”.
Per il bene delle culture altre, il neorazzismo pensa che le società non debbano in nessun modo essere multiculturali o interculturali; Il che significa che le differenze e le alterità vanno difese ma, proprio per questo… ognuno a casa propria.
La risposta del sindaco: “Gli ultimi arrivati. Diversi per questo e non certo perché appartenenti a razze diverse” conferma un habitus che gli deriva da una storia, una famiglia politica.
Sulla “caduta di stile dell’Anpi, associazione che stimo – scrive il sindaco – e che in questi anni ho cercato di conoscere meglio”, non abbiamo inteso offendere la persona del sindaco o i componenti dell’Amministrazione comunale, bensì esprimere una valutazione delle posizioni sulla vicenda in oggetto; d’altronde nella lettera aperta indichiamo alcune cose da fare tra le quali il modo di porsi e la presenza delle Istituzioni locali, a partire dai sindaci che hanno una responsabilità all’interno del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati e la presenza civile delle associazioni nel sostenere azioni di fraternità e nel creare una cultura del confronto e del discorso.
Su questo ci farà piacere tenere aperto il discorso con le istituzioni locali e riaprire uno spazio pubblico in cui trovino nuova linfa i valori dell’illuminismo e della laicità repubblicana.
Aspettiamo di vedere quali impegni nel fare accoglienza integrata e quali azioni vengono messe in campo …
11 gennaio 2015
Massimo Ceriani e Mario Marchesini
Anpi di Samarate e Verghera
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