I finanziamenti a Pedemontana sotto la lente della Commissione Europea
Il movimento 5 stelle ha presentato una nuova interrogazione alla commissione europea per conoscere lo stato dell'indagine sui finanziamenti
Tornerà nuovamente sotto la lente della Commissione Europea la nuova autostrada Pedemontana. Dopo l’interrogazione del M5S sugli aiuti di Stato all’Autostrada Pedemontana Lombarda che ha portato la Commissione ad avviare gli approfondimenti del caso, Eleonora Evi, portavoce M5S al Parlamento europeo chiede con un’altra interrogazione un chiarimento sullo stato della procedura di indagine.
Nell’aprile del 2015 infatti la Commissione, rispondendo ad una prima interrogazione, aveva annunciato una verifica sui contributi pubblici a fondo perduto erogati per il riequilibrio economico-finanziario della Pedemontana e sulla defiscalizzazione a favore delle imprese cui era stato affidato il completamento dell’opera. Indagine della quale ora i pentastellati chiedono conto.
«È necessario che la Commissione faccia chiarezza al più presto -spiegano in una nota congiunta Eleonora Evi e Gianmarco Corbetta, capogruppo del M5S Lombardia-. Qualora le indagini dovessero accertare l’esistenza di aiuti di stato in violazione della normativa UE non ci sarebbe più alcuno spazio per le assurde pretese dell’asfaltatore seriale e presidente della Lombardia Maroni. Pedemontana non sta in piedi, non è in grado di favorire una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, è un progetto datato e che non ha più senso portare a termine».
I due rappresentanti del movimento credono che «siamo di fronte ad una situazione paradossale in cui le forme pubbliche di sostegno alla Pedemontana sono già state bruciate tutte per realizzare i primi lotti ed ora i privati si sono ritirati dal project financing» mentre parallelamente «i pedaggi sulle Tratte A e B1 disincentivano la fruizione dell’opera, aumentando il divario tra flussi di traffico reali e previsti, rendendola difficilmente sostenibile sul piano economico-finanziario». Proprio per questo «per noi è evidente che Pedemontana non soddisfa i requisiti richiesti dal Regolamento europeo per accedere al Piano Junker in termini di solidità finanziaria e aspettative di redditività dell’investimento. Destinare soldi europei alla Pedemontana sarebbe l’ennesimo sperpero di fondi pubblici e il solito regalo agli speculatori».
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