La Quiete a ciclo continuo per poter continuare la sua storia

È iniziata. Dalle 21 di domenica 8 gennaio, i lavoratori della casa di cura La Quiete sono in assemblea permanente. Un gesto estremo ma deciso per lanciare un messaggio: questa clinica è un patrimonio della città, un valore per i suoi cittadini. Le questioni giudiziarie devono fare il loro corso, ma la storia clinica merita un diverso trattamento.
Così, fino a metà gennaio, i dipendenti stazioneranno in presidio continuo, garantendo i servizi ma anche attività extra: un calendario di offerte mediche gratuite che hanno ricevuto una risposta entusiastica da parte della città.
Esaurite tutte le liste aperte per effettuare l’esame della MOC per l’osteoporosi e così le sedute di “tecar- terapia antalgica”. Anche le visite posturali pediatriche sono state ben presto esaurite. Qualche appuntamento rimane ancora per il progetto del Parkinson e per il convegno dedicato all’osteoporosi che sarà tenuto dal direttore sanitario dottor Cecchetti venerdì prossimo.
Domani La Quiete si “sveglierà” come sempre: ci sono 14 pazienti ricoverati nell’ala ospedaliera e due interventi in programma. Anche gli ambulatori funzioneranno a pieno regime: «I proprietari possono cambiare – si legge nel comunicato della Cgil Varese – ma la professionalità e la dedizione alla struttura sono rimaste immutate nel tempo. I lavoratori sono stati messi al tappeto dalle vicissitudini che si sono susseguite negli anni , ma si sono sempre rialzati, pronti a fare quello che è nelle loro possibilità per riprendersi il futuro lavorativo che spetta loro di diritto e, magari, poter essere le “Fenici” della Quiete».
La visita dell’ufficiale giudiziario è fissata per le 15. Si dovrebbe presentare per rendere esecutivo lo sfratto , ma la clinica è viva e lavora. I suoi 60 dipendenti sono sempre all’opera, mandano avanti l’attività assicurandosi così lo stipendio. Con loro i 5 medici che partecipano all’assemblea permanente, aperta a chi voglia manifestare solidarietà. È toccato questa sera all’esponente della Lega Marco Pinti e potrebbe coinvolgere nei prossimi giorni anche il Sindaco Davide Galimberti che si è espresso in difesa della Quiete.
Domani, lunedì 9 gennaio, il curatore fallimentare potrebbe portare novità positive. Ma i lavoratori sono pronti a tutto. La difesa sarà a oltranza.
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Non capisco la CGIL:
si agita (giustamente) per la chiusura di una clinica privata, ma non fa una piega quando si riducono gli ospedali pubblici.