Filiberto Zago per Centro-Ronchi. “Vi racconto i progetti su cui vorrei lavorare”
Residente in centro città, ha una lunga esperienza ambientalista. "È dal 1990 che mi occupo di questa città"

Filiberto Zago abita in zona stazione e si candida per la Consulta Gallarate-Ronchi. Viene da una lunga esperienza ispirata all’ambientalismo: «È dal 1990 che mi occupo di questa città, prima con Legambiente di cui sono stato anche referente locale, poi con i Verdi fino al 1995. Dopo una lunga parentesi nel 2005 mi sono attivato con il Comitato che voleva salvare l’area di Piazza Risorgimento. Sono stato attivo in Sinistra Ecologia e Libertà e in Sinistra Italiana. Sono attivo anche nel Comitato per la Tutela della Salute del Varesotto, contrario all’Ospedale Unico Gallarate-Busto».
«Abito in centro, ma ho raccolto diverse firme anche a Ronchi, anche per iniziare a raccogliere segnalazioni. A Ronchi mi segnalavano necessità di completare la ciclabile su via Padre Lega. In via Sciesa occorre serve mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali e ridurre la velocità, considerando anche la presenza dell’asilo e altri servizi». C’è anche l’attenzione critica per un progetto specifico che tocca Ronchi: «Una parte del nuovo tracciato ferroviario tra Gallarate e Malpensa T2 inciderà molto sul territorio del quartiere» (qui il progetto di massima).
E per quanto riguarda il centro città? «Dedicherò attenzione al progetto dell’ospedale unico: la chiusura dell’attuale ospedale – che ha un bacino di centinaia di migliaia di persone – sarebbe una grossa perdita, anche per il centro storico. Altra priorità: andrebbe fatto – c’è già e va aggiornato e attuato – un Piano Urbano del Traffico, anche con la previsione – dove possibile – di realizzare nuovi percorsi ciclabili. Infine la sicurezza, che interpreto anche come sicurezza stradale».
Ha progetti specifici da portare avanti per Ronchi-Centro? «Rimetterei mano ai progetti per creare nuovi percorsi lungo l’Arno, a partire dalla zona di via Ferrario, anche in ottica di percorsi ciclopedonali». Altre idee riguardano il Parco Bassetti: «Sarebbe bello recuperare il chiosco interno, vorrei poi creare un piccolo book crossing all’aperto, con casette per i libri accessibili» (è un’idea già sperimentata altrove anche in provincia, vedi qui). «Infine un’idea per l’area ex scuderie Martignoni: mi piacerebbe creare orti urbani nel piccolo spazio verde alle spalle e attivare anche qui il book crossing. Allestendo alcune panchine sul viale d’ingresso si potrebbe trasformarlo in uno spazio animato e vivace, a disposizione dei cittadini».
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