Condannata a 28 mesi l’imprenditrice che frodava il fisco usando gli extracomunitari
Si è chiuso con una condanna il processo di primo grado alla titolare della Pavimenti 2P che assumeva lavoratori stranieri tramite società fittizie per non pagare le tasse. Confiscata maxi-villa e barca

Assunta Pantaleo, titolare della 2P Pavimenti, è stata condannata a 2 anni e 4 mesi, all’interdizione dai pubblici uffici per un anno e alla confisca dei beni che sono stati sequestrati in fase di indagine. L’accusa aveva chiesto 3 anni di reclusione.
La sentenza è arrivata questa mattina, venerdì, al termine del processo che si è svolto nel Tribunale di Busto Arsizio per una maxifrode fiscale da oltre 20 milioni di euro che aveva visto protagonista l’azienda che opera nel settore del rivestimento di pavimenti e muri. I fatti risalgono al 2012.
Dalle indagini, condotte dal pm Nadia Alessandra Calcaterra in collaborazione con la Guardia di Finanza di Gallarate, era emerso che con soli 40 dipendenti ufficiali, la 2P gestiva centinaia di sub-appalti in cantieri sparsi per tutto il nord-Italia.
La frode fiscale avveniva grazie all’opera di centinaia di lavoratori, come se fossero propri dipendenti, ma formalmente assunti da società compiacenti che sistematicamente omettevano di versare allo Stato sia le imposte sui redditi che le ritenute previdenziali e contributive.
Sono 1422 i lavoratori, quasi tutti extracomunitari, che hanno prestato la loro opera all’interno di questo sistema che ha permesso alla 2P di evadere imposte su un’imponibile di circa 23 milioni di euro attraverso tutta una serie di società fittizie dalle quali questi lavoratori erano assunti.
L’indagine venne anche citata da Dario Fo nel libro “Bruciato vivo”, scritto con Florina Cazacu, figlia di Ion, ucciso dal suo datore di lavoro nel 2000 a Gallarate.
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