L’ambiente e le sue regole raccontate dall’assessore
Leonardo Salvemini, da poco nominato nella giunta Formigoni con delega verde, pubblica un testo sui principi del diritto ambientale. “La ma ricetta è la sostenibilità”
Un testo nato da una necessità avvertita sul campo, tra addetti ai lavori: raccogliere i principi fondamentali di dritto ambientale relativi al nostro ordinamento e alla normativa comunitaria. Questo l’intento del libro “Dei principi del diritto dell’ambiente”, edizioni Unicopli, scritto dal professor Leonardo Salvemini, assessore all’ambiente della giunta di tecnici presieduta da Roberto Formigoni, nella sua prima uscita pubblica tutta varesina.
Giornate lunghe, quelle di Salvemini, fresco di presentazione del “Piano aria” che ha l’obiettivo di abbattere gli inquinanti in Lombardia e presentato solo qualche giorno fa.
«Niente lacrime e sangue – ha spiegato nel corso della presentazione avvenuta al salone estense del comune a Varese, tutti i posti a sedere occupati – niente di tutto questo nelle decisioni appena prese dalla giunta e che tra l’altro dovranno ancora essere oggetto di osservazioni».
Le osservazioni. Uno dei trait d’union del discorso che Salvemini offre alla platea, fuori dall’illustrazione “tecnica” del testo, per affrontare la sua visione di salvaguardia ambientale che passa dal «confronto con le associazioni e dal volontariato», una delle ricette, tra l’altro, già espresse nel corso di un’intervista a Varesenews l’indomani della sue nomina.
Alla serata erano presenti anche il sindaco di Varese, per un breve saluto, Amici della Terra e Rotary Varese, oltre al geologo Paolo Pozzi.
La prefazione del testo è stata curata dal’ex presidente del Consiglio di Stato Pasquale de Lise, «che mi ha messo sulla buona strada con una serie di considerazioni legate proprio all’assenza di un testo che riunisse i principi del diritto ambientale. Ho seguito il suo consiglio, ed è nato questo libro».
Nel corso dell’intervento, l’assessore si è soffermato anche su di un altro dei temi caldi: l’Ilva di Taranto. «Questo è un altro degli esempi di come su un tema come quello del rispetto ambientale e della salute pubblica, valga a mio avviso come fondamentale il principio di precauzione, che mi ha spinto ad esprimermi pubblicamente sulla bontà dei provvedimenti presi dal giudice Patrizia Todisco».
Ambiente e sviluppo economico: si può combinare? «Sì» secondo quanto esposto dall’assessore alla platea, tra cui molti amministratori locali, «a patto che si tratti di sviluppo rispettoso dell’ambiente che, come ha espresso una decina d’anni fa la Corte Costituzionale “non è materia, ma valore trasversale”, che rigrarda tutti. L’uomo è inquinatore per definizione. Si può procedere col sistema di “pane e veleno”, oppure puntare sulla sostenibilità ambientale: questo credo sia il modello da seguire».
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