È uscito “Vivaio Italia”, il documentario dedicato ai settori giovanili del calcio
L'autore, Luca Rinaldi: «L'idea è nata con l'esclusione degli azzurri dagli ultimi mondiali». Tra gli intervistati i responsabili di Milan, Inter e Parma. L'opera è visibile sulla piattaforma Infinity
Tredici novembre 2017, stadio di San Siro. L’Italia del commissario tecnico Gianpiero Ventura non riesce a battere la Svezia e resta esclusa dal Mondiale di calcio per la prima volta dal 1958. Una disfatta sportiva che ha lasciato l’amaro in bocca a un popolo costretto a “saltare” i riti (cene tra amici, maxischermi, caroselli…) che accompagnano ogni edizione dei campionati del mondo ma che a livello sportivo ha spinto molti addetti ai lavori a riconsiderare il “sistema calcio” nel nostro Paese.
In quella stessa notte di due anni fa, un giovane giornalista d’inchiesta con una grande passione per il calcio, Luca Rinaldi (che alcuni anni or sono fu ospite di “Anche Io”, la festa di VareseNews), iniziò a progettare un documentario approdato proprio in questi giorni sulla piattaforma streaming di Mediaset, Infinity, che ha compartecipato alla produzione. Il resto lo ha fatto un crowdfunding lanciato dallo stesso Rinaldi per coprire metà delle spese.
«”Vivaio Italia” è nato perché mi era venuta l’idea di raccontare come funzionavano le cose all’interno dei settori giovanili delle squadre italiane, visto il momento delicato che stava vivendo il nostro calcio. Inizialmente avevo intenzione di produrre un podcast, poi è emersa la possibilità di realizzare un documentario grazie a Infinity Lab, e così ho modificato il progetto originale per aderire a questa iniziativa. Una volta scelto, e completata la copertura del budget grazie al crowdfunding, è iniziato il lavoro sul campo: ho cercato persone, addetti ai lavori, che avessero realmente “qualcosa da dire”, una visione originale sul momento dei settori giovanili italiani (tra essi anche l’ex allenatore di Varese, Saronno e Pro Patria, Mario Beretta, oggi al Milan ndr). E poi tenevo a raccontare quanto sta avvenendo a Parma, dove la società da poco tornata in Serie A ha sviluppato un progetto a lungo termine per portare in prima squadra un giocatore all’anno cresciuto al proprio interno».
Un viaggio quello di Rinaldi, che ha toccato anche i centri di allenamento delle due formazioni milanesi, Inter e Milan, e che ha dato risposte interessanti: «Sì, è stato un approfondimento che mi ha soddisfatto – spiega l’autore – Ho trovato onestà nel descrivere la situazione ma anche una certa progettualità per il futuro. Persone come Roberto Samaden (responsabile del settore giovanile dell’Inter) e altri hanno davvero le idee molto chiare». E dopo pochi giorni di diffusione, “Vivaio Italia” potrebbe già gettare il seme per una seconda “puntata”: «Il documentario ha già iniziato a diffondersi tra addetti ai lavori, in particolare delle categorie dilettantistiche e i riscontri sono stati positivi. Diverse persone mi hanno già chiesto di occuparmi anche di questo mondo, sarebbe davvero bello proseguire in questa direzione».
Il documentario è, come detto, a disposizione degli abbonati alla piattaforma “Infinity” e resterà online almeno sino al luglio del 2020.
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