Io per andare al lavoro devo passare 2 volte al giorno e dovrei pagare 25 Euro al mese per recarmi al lavoro è normale che boicotterò questa pedemontana.
Il sig Maroni e il suo predecessore Formigoni che viaggiano a spese nostre, più che politici sono dei maneggioni che hanno delapidato il patrimonio della Lombardia.
Dio ci salvi da questi lupi predatori.
Altra struttura antidemocratica, non eletta dai cittadini, un esempio di organismo burocratico per arrivisti e politicanti.
Una politica sempre più lontana dalla gente.
Meno burocrazia, avremo un senato fatto da burocrati politicanti, una cerchia di persone che si eleggerà tra di loro, che godranno di privilegi inauditi e di immunità parlamentare. Sarà un organismo totalmente estraneo alla democrazia perché nessun cittadino potrà eleggerlo tranne i politici che voteranno tra loro. Sarai Astuti ma smettiamola di vendere illusioni.
Sotto gli occhi di tutti c’è la riforma delle provincie, vi eleggete tra di voi e i comuni per spese superiori ai 40 mila euro devono dipendere dagli uffici provinciale dove politici non eletti dal gente controllano gli appalti, questa non è democrazia bensì il suo contrario
Tutti contro questa madre eppure il tribunale prima di rompere il rapporto tra madre figli dovrebbe essere più prudente, affidare a dei nonni il figlio non credo sia stata una grande scelta. Così come è criticabile il fatto che la madre può vedere il figlio solo alla presenza dell’assistenza sociale mentre il padre non ha limiti.
Quando il tribunale fa scelte errate queste sono le conseguenze. Spero che i russi non rompano il legame madre e figlio e permettano al padre di vederlo con la presenza dell’assistente sociale. I nonni non sono le persone più adatte alla crescita di un bambino c’è bisogno della presenza della madre e questa donna probabilmente ha capito che la giustizia italiana è stata una vera ingiustizia.
Io per andare al lavoro devo passare 2 volte al giorno e dovrei pagare 25 Euro al mese per recarmi al lavoro è normale che boicotterò questa pedemontana.
Il sig Maroni e il suo predecessore Formigoni che viaggiano a spese nostre, più che politici sono dei maneggioni che hanno delapidato il patrimonio della Lombardia.
Dio ci salvi da questi lupi predatori.
in Maroni: “Boicottare Pedemontana? E’ la sindrome Tafazzi”
I due cittadino continueranno imperterriti a frodare noi italiani
in Oscuravano le targhe col telecomando, denunciati
Altra struttura antidemocratica, non eletta dai cittadini, un esempio di organismo burocratico per arrivisti e politicanti.
Una politica sempre più lontana dalla gente.
in Fumata nera per l’elezione del Presidente alla Conferenza dei Sindaci
Meno burocrazia, avremo un senato fatto da burocrati politicanti, una cerchia di persone che si eleggerà tra di loro, che godranno di privilegi inauditi e di immunità parlamentare. Sarà un organismo totalmente estraneo alla democrazia perché nessun cittadino potrà eleggerlo tranne i politici che voteranno tra loro. Sarai Astuti ma smettiamola di vendere illusioni.
Sotto gli occhi di tutti c’è la riforma delle provincie, vi eleggete tra di voi e i comuni per spese superiori ai 40 mila euro devono dipendere dagli uffici provinciale dove politici non eletti dal gente controllano gli appalti, questa non è democrazia bensì il suo contrario
in “Oggi abbiamo un triciclo contro una Ferrari”
Tutti contro questa madre eppure il tribunale prima di rompere il rapporto tra madre figli dovrebbe essere più prudente, affidare a dei nonni il figlio non credo sia stata una grande scelta. Così come è criticabile il fatto che la madre può vedere il figlio solo alla presenza dell’assistenza sociale mentre il padre non ha limiti.
Quando il tribunale fa scelte errate queste sono le conseguenze. Spero che i russi non rompano il legame madre e figlio e permettano al padre di vederlo con la presenza dell’assistente sociale. I nonni non sono le persone più adatte alla crescita di un bambino c’è bisogno della presenza della madre e questa donna probabilmente ha capito che la giustizia italiana è stata una vera ingiustizia.
in Il bimbo portato in Russia, ecco il film della fuga