Buon pomeriggio,
sono disgustata di questo passaggio dell’articolo: “Teoria ardita, mai dimostrata, che suscita tuttavia fascinazione. E sebbene questi temi e argomenti, è bene ricordarlo, restino per ora privi di avallo scientifico e per moltissimi siano ascrivibili all’ambito delle varie e più disparate teorie ‘new age’, la proposta in chiave anche solo puramente visiva assume i toni di curiosità e legittima una visita in chiave prettamente artistica.”
Chiunque l’abbia scritto (non si usa più firmare gli articoli?), a che titolo esprime tale concetto? Prima di sentenziare senza cognizione di causa, dovrebbe ben documentarsi o meglio ancora fermarsi al mero diritto di cronaca.
Questa mostra è la realizzazione del mio sogno nel cassetto, quella di portare le fotografie di mio zio a Varese, un modo per ringraziarlo di avermi trasmesso i suoi insegnamenti nei due anni che ho frequentato quotidianamente il suo studio fotografico dal 1974 al 1976, quelli che reputo gli anni più belli della mia adolescenza.
Felicissima per l’ottimo lavoro svolto dal Comune di Varese e dall’Archivio Progetti IUAV che ringrazio.
Buon pomeriggio,
sono disgustata di questo passaggio dell’articolo: “Teoria ardita, mai dimostrata, che suscita tuttavia fascinazione. E sebbene questi temi e argomenti, è bene ricordarlo, restino per ora privi di avallo scientifico e per moltissimi siano ascrivibili all’ambito delle varie e più disparate teorie ‘new age’, la proposta in chiave anche solo puramente visiva assume i toni di curiosità e legittima una visita in chiave prettamente artistica.”
Chiunque l’abbia scritto (non si usa più firmare gli articoli?), a che titolo esprime tale concetto? Prima di sentenziare senza cognizione di causa, dovrebbe ben documentarsi o meglio ancora fermarsi al mero diritto di cronaca.
in Le meraviglie dei cristalli d’acqua a Varese ospitati al Battistero di Velate
Questa mostra è la realizzazione del mio sogno nel cassetto, quella di portare le fotografie di mio zio a Varese, un modo per ringraziarlo di avermi trasmesso i suoi insegnamenti nei due anni che ho frequentato quotidianamente il suo studio fotografico dal 1974 al 1976, quelli che reputo gli anni più belli della mia adolescenza.
Felicissima per l’ottimo lavoro svolto dal Comune di Varese e dall’Archivio Progetti IUAV che ringrazio.
in Varese rende omaggio al fotografo Giorgio Casali