Rapine in villa, due arresti
Dopo mesi di indagini sulla rapina alla villa di Capolago, a finire in manette l'ex custode e uno degli esecutori materiali dell'incursione che tenne prigionieri un imprenditore e sua moglie
Due persone di 40 e 30 anni, rispettivamente D.R. e P.M., sono finite in manette questa mattina con l’accusa di rapina aggravata e sequestro di persona. I due sono accusati da aver fatto parte della banda che nella serata del 28 novembre del 2003 fece irruzione nella villa dell’industriale tessile Marco Angiolini in via del Gaggio a Capolago, alle porte di Varese .
All’ora di cena due persone travisate e armate aspettarono il rientro del padrone di casa, che dopo aver aperto il cancello della villa venne minacciato e immobilizzato assieme alla moglie. Una rapina molto strana fin da subito: solo 600 euro e un telefono cellulare il bottino, poi l’intervento delle volanti che provocò la fuga per i boschi dei rapinatori.
Oggi le indagini hanno portato all’arresto di due persone che secondo la squadra Mobile sono implicate nella rapina. Ma mentre il P.M., trent’anni incensurato di Golasecca, è sospettato di essere uno dei due esecutori materiali del blitz, e di essersi introdotto, armato e incappucciato all’interno della villa, il ruolo del presunto complice, D.R., sarebbe di tutt’altra natura e svelerebbe le ragioni di un bottino così misero.
D.R., 40 anni, di Vergiate era stato infatti per alcuni mesi il custode della villa, solo qualche mese prima dell’incursione, fatto che fa supporre agli inquirenti un ruolo di organizzatore dell’operazione. Secondo la squadra Mobile, infatti, l’uomo avrebbe dato ai complici delle indicazioni su come operare all’interno della casa, cosa cercare e dove. Solo l’arrivo della polizia ha permesso la fuga del terzetto, dal momento che il D.R. era probabilmente il “palo” della spedizione. Tuttora ricercata è infatti la terza persona che ha partecipato alla rapina.
Le indagini, coordinate dal Pm Paganini, hanno inoltre portato alla luce la figura del D.R.: ex guardia giurata, sospesa dal servizio per essersi appropriato indebitamente di contanti, si era stabilito per qualche mese come custode nella villa di via del Gaggio, ma anche lì era stato allontanato qualche mese prima del colpo: nella villa erano misteriosamente spariti oggetti e contanti.
Le indagini della polizia proseguono: il cerchio si chiuderà una volta individuata la terza figura che partecipò all’irruzione.
Nessun legame secondo la polizia, infine, sul tentativo di introdursi nella villa ripetuto pochi giorni dopo la rapina e sempre ai danni dello stesso imprenditore, che denunciò i fatti.
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