Ramadan, ecco la struttura mobile per gli islamici
Sul cancello all'ingresso del Parco Marinai d'Italia un manifesto della Festa della Lega. I musulmani invitano la popolazione a visitare il tendone
È quasi tutto pronto al Parco Marinai d’Italia ad Arnate, proprio alle spalle del Centro Commerciale Malpensa Uno a Gallarate: il tendone per la preghiera all’interno del quale gli islamici gallaratesi si ritroveranno nel mese sacro del Ramadan è stato eretto. Manca solamente il pavimento rialzato per evitare passaggi d’acqua e i tappeti sui quali i musulmani si inginocchieranno per le rituali cinque preghiere giornaliere e per quella serale del Ramadan. Un custode scelto dalla comunità starà “di guardia” durante il giorno, accogliendo i fedeli che vorranno pregare anche con la luce, mentre la sera il tendone sarà frequentato dai 200 seguaci di Allah che la struttura, messa a disposizione grazie alla mediazione tra Prefetto, amministrazione comunale e l’avvocato della comunità Bruna Tatiana Ruperto, può ospitare.
I fedeli di Maometto si ritroveranno questa sera, venerdì 22 settembre, alle 21 per il primo momento di preghiera nella struttura mobile di Arnate: da domenica 24 settembre comincerà poi il mese del Ramadan. Ad accogliere i musulmani giunti a montare il tendone, questa mattina, al cancello di ingresso del Parco Marinai d’Italia, un manifesto in bella vista, inequivocabile color verde padano a pubblicizzare la contemporanea festa della Lega Nord gallaratese nell’area feste del Centro Commerciale dei Laghi di via Varese (dal 22 settembre al 1 ottobre): un gesto significativo da parte di chi ha strenuamente manifestato la propria opposizione alla concessione fatta dal Comune di Gallarate.
Per contro, dai rappresentanti della comunità islamica è partito l’invito a tutti i cittadini gallaratesi a presenziare ai momenti di preghiera, per dare un forte segnale di pace e comunione, conoscersi e provare a capirsi. Al termine del Ramadan l’area e la tenda verranno restituite ai legittimi proprietari: in questo mese i musulmani vogliono dimostrare alla città di essere all’altezza dell’occasione che l’amministrazione ha concesso loro, buon viatico per possibili soluzioni definitive in futuro.
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