Sarà un lungo Natale

A zonzo per mercatini fra il centro e il Museo del Tessile: dopo una settimana di maltempo comincia ad avviarsi lo shopping natalizio

La corsa al Natale è cominciata. Anche a Busto i mercatini inziano a popolarsi, e se la frequentazione non ancora quella, frenetica, del sabato pomeriggio, dopo una settimana di acqua a catinelle e tempo uggioso si comincia ad ingranare la marcia appropriata. I mercatini natalizi approntati in piazza San Giovanni e al Museo del Tessile sono pronti ad accogliere l’assalto di chi è in cerca di un’idea originale per un regalo, o semplicemente di qualcosa di buono da gustare.

Mentre via Milano ferve della consueta, animata vitalità, un po’ shopping un po’ passeggio, Piazza San Giovanni, alla faccia della zona pedonale vietata, è teatro di inseguimenti mozzafiato fra bambini alla guida di automobiline che rischiano di stirare chiunque osi violare i confini del loro regno. Intanto le mamme, quando non sono impegnati a tenerli a bada, si dedicano a curiosare nelle casette di legno dei vari commercianti che hanno aderito all’inizaitiva, in gran parte del centro città ma non solo. «Per ora c’è poca affluenza, ma è colpa del brutto tempo che c’è stato la settimana scorsa» si stringono nelle spalle i negozianti. Si spera nel boom del fine settimana, anche perchè, si borbotta, ci sono comunque anche dei costi da sostenere – il gioco deve pur valere la candela, alla fine.

Meno centrale, ma più ampio e organizzato, più vario anche nella provenienza degli esercenti, per lo più fuasté, cioè non bustocchi, è il Paese di Natale al Museo del Tessile. Qui l’atmosfera, complici gli spazi più aperti, le varie decorazioni e luminarie, risulta davvero suggestiva, in particolare al calar della sera – la prima in cui, se Dio vuole, la temperatura annuncia che si è fatto dicembre. L’unica cosa che latita, come sempre, è la possibilità di parcheggiare nelle immediate vicinanze, ma la frequentazione è buona, e alcune iniziative, come il ristorante tirolese o il trenino che collega la zona con il centro, hanno già riscosso un buon successo.

Mario, impegnato al banco dei prodotti dolciari siciliani, un’esplosione di colori e profumi mediterranei, riferisce che le vendite "tirano": «I prodotti preferiti? Cannoli e pasta di mandorle» sentenzia sicuro, prima di corromperci definitivamente con un assaggio. Anche al vicino banco della Cioccolateria, Susan è abbastanza soddisfatta: «L’afflusso è buono, tutto sommato. Il prodotto più richiesto? Di tutto, ogni sorta di prodotto,a seconda dei gusti… Dopotutto il cioccolato non fa ingrassare, aumenta il buonumore!» E di buonumore, in queste settimane di buio e tempo così così, sono in tanti ad avere un gran bisogno.
Girato l’angolo spicca la casetta dell’enoteca Rocca. Al banco Giuseppe spiega la presenza di questa nota ditta bustocca: «Siamo in periferia, e questa è un’occasione per avvicinarci al centro. Quest’anno ci siamo ampliati, anche come spazi. Il mercatino è un’iniziativa sicuramente apprezzabile: magari in sè non ti fa fare gran soldi, ma ci si fa pubblicità: manca solo un po’ più di animazione, a mio parere, per attirare gente anche in settimana». Oltre al vino, da Rocca quest’anno sono presenti anche i prodotti della distilleria Garbini di Samarate, «e sabato si potrà gustare il primo olio d’oliva che ci portano i nostri amici di un frantoio toscano del livornese» annuncia Giuseppe fra una chiacchiera e l’altra con amici e clienti.

Tino detto "Il Baffo" (con tanto di marchio di qualità, «per non farsi copiare, abbiamo solo i prodotti veneti più genuini»), da Abbiate Guazzone, vende ottimi formaggi veneti e profumati salumi, "abbrancando" letteralmente la clientela mentre passa, a suon di sorrisi e offerte di assaggi. «Siamo qui solo da ieri, le giornate di pioggia le abbiamo passate alla fiera di Castano Primo». Habitué del Paese di Natale, Tino passa d’abitudine il periodo finale, quello dell’Epifania, in questo mercatino: «Due anni fa quel periodo è stato decisamente positivo, l’ultimo gennaio invece mi è parso un po’ fiacco».

Con alti e bassi, insomma, non sembrano per ora prospettarsi grandi differenze rispetto alle ultime stagioni natalizie. La "ripresina" dell’economia darà i suoi frutti in termini di acquisti, o il babau della Finanziaria, annunciato a gran voce su tutti i giornali e le tv, farà chiudere tutti i portafogli e scappare Babbo Natale e le sue renne a zampe levate? Al registratore di cassa spetterà, come sempre, l’ultima parola.

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Un lungo Natale con i mercatini bustesi 4 di 17
Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Dicembre 2006
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