«La vera strage è quella delle 18»
L’associazione famigliari vittime della strada "Per una strada che non c'è", con le scuole della città, ha realizzato un volume in cui vengono analizzati gli incidenti nel Varesotto nel 2006
La vera strage non è quella del sabato sera ma quella di tutti i giorni, delle 17-18. È quanto emerge da una ricerca puntuale, precisa e attenta portata avanti dalle scuole elementari, medie e superiori (la sezione grafica dell’istituto Don Milani) di Tradate, sostenuti dal coordinamento dell’Associazione famigliari vittime della strada "Per una strada che non c’è", molto attiva sul territorio per la sensibilizzazione della sicurezza stradale. Nel 2006 infatti, associazione e studenti di tutte le età, hanno effettuato una serie di lavori che vanno dalla rilevazione manuale della velocità sulle strade più pericolose, all’analisi della sicurezza di altre strade dove i troppi cartelli pubblicitari abusivi distraggono i guidatori, fino all’analisi dei dati degli incidenti rilevati dal 118 di nella provincia di Varese. Il tutto raccolto in una pubblicazione di quasi 250 pagine che raccoglie anche le proposte dei giovani studenti per vivere più sicuri, le migliorie da apportare alle strade, e i tantissimi elaborati, disegni e storie per sensibilizzare gli adulti.
Oltre 5 mila gli incidenti rilevati in un anno dal 118 in provincia di Varese, metà dei quali in auto, il resto tra pedoni, biciclette e moto. Le città più pericolose: Varese, Gallarate, Busto Arsizio, Saronno e Castellanza. Tutte città che soffrono di intenso traffico. In tutti i comuni della provincia gli incidenti si verificano durante tutto l’arco della giornata, ma la situazione peggiore è comune a tutti: all’uscita dal lavoro, tra le 17 e le 18. «Per carità, la strage del sabato sera esiste finchè ci sarà anche un solo giovane che ne rimane vittima – spiegano dall’associazione che ha sede a Lonate Ceppino -. Ma è un modo per puntare il dito sui giovani, sulla droga e sull’alcol. Quando poi molti più danni sono provocati in quell’orario di tardo pomeriggio».
Singolare alcune analisi fatte dai giovani studenti, tra cui la rilevazione della velocità in centro a Tradate, vicino alle scuole elementari di Abbiate, la vecchia Leonardo da Vinci. Qui alcune automobili, il cui limite è fissato anche a 30 allora, scorrevano oltre i 100 chilometri orari. Nel volume è anche pubblicata una dettagliata ricerca fotografica sulla situazione della cartellonistica stradale: «Da Busto a Varese, e sulla Varesina, è sempre pieno di cartelloni abusivi – spiegano dall’associazione -. Non si fanno problemi perché pagare la multa costa meno dell’installazione fatta regolarmente». E così, tramite le foto pubblicata si assiste a una vera e propria selva di cartelli. Il volume sarà poi distribuito nella zona dall’associazione, ma per chi volesse averne una copia, basta che scriva una mail a 28maggio@infinito.it
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