Furti a Malpensa, il giudice reintegra un lavoratore

Il giudice del lavoro Francesca La Russa ha dato ragione all'operaio e ha deciso il reintegro. L’operazione era la “Open bag” del 2000

Era finito nel calderone dell’indagine sui furti a Malpensa, ma, come riporta il Corriere della Sera,  il giudice del lavoro Francesca La Russa gli ha dato ragione e ha deciso il reintegro. Si tratta di un operaio addetto allo smistamento bagagli licenziato da Sea Handling in seguito all’operazione “Open bag” del 2000: il giudice ha però stabilito che il licenziamento è illegittimo e lo ha reintegrato. Nell’operazione finirono in 31, colti in flagrante a frugare nei bagagli dei turisti in transito a Malpensa. I rinvii a giudizio furono 18, i licenziamenti altrettanti. In tre però hanno impugnato la decisione ed uno di loro dallo scorso aprile è stato riassunto. Alla base della decisione del giudice del lavoro il fatto che Sea non ha indicato gli oggetti del furto contestato e le eventuali denunce dei passeggeri. Ma la società che gestisce lo scalo varesino non ci sta e ha deciso di ricorrere in appello perché dal punto di vista di Sea è venuto a mancare il rapporto di fiducia con il lavoratore perché i bagagli non si aprono per nessun motivo, neppure per curiosità. La polizia di frontiera di Malpensa, però, ha ritenuto che, nonostante la causa vinta, il lavoratore “non possieda i necessari requisiti di affidabilità ai fini della sicurezza aeroportuale per il rilascio del permesso di accesso alle aree sterili dell’aereoporto”. Non può più quindi smistare i bagagli dei passeggeri.

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Pubblicato il 24 Giugno 2008
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