Benessere degli ospiti e apertura verso il territorio: il nuovo Molina si presenta
A margine del primo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Molina, il neopresidente Guido Ermolli traccia le linee guida di sviluppo della struttura per i prossimi anni
Si è insediato questa mattina nella sede di viale Borri, 133 il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Molina. Alle 9.30 Mario Carletti, il presidente uscente a capo della struttura nel quinquennio 2004-2009, ha aperto i lavori con i saluti e una breve relazione cui è seguito il passaggio di consegne al nuovo presidente Guido Ermolli, affiancato dai consiglieri Roberto Corno, Giancarlo Cunati, Cristina Romano e Don Pino Tagliaferri (nella foto il nuovo CdA al completo).
Se alla prima seduta del CdA è prematuro prendere decisioni “impegnative”, tra cui quella della destinazione definitiva dell’ex Cinema Politeama, perché come ha dichiarato il presidente a margine della riunione «bisogna prima capire cosa è successo fin qui», due saranno le linee guida entro le quali si muoverà il nuovo Consiglio: «La prima è il benessere psicofisico degli ospiti: quasi tutti non autosufficienti, sono loro la nuova povertà – ha dichiarto Guido Ermolli – La seconda è l’ulteriore apertura verso il territorio: metteremo sempre più i nostri servizi a disposizione della gente e della città».
«Siamo la RSA più grossa della provincia – ha continuato il presidente – con 448 posti letto e 550 dipendenti: un onore ma anche un onere nei confronti del territorio. Per questo in collaborazione con le istituzioni, con l’Asl e con il mondo del volontariato, abbiamo intenzione di sviluppare l’ADI, ossia l’assistenza domiciliare integrata a casa».
Ermolli conosce bene il Molina perchè negli ultimi due anni ne è stato consulente e della casa di cura si è occupato anche ai tempi in cui essa era un’ IPAB, ossia un istituzione pubblica di assistenza e beneficienza. «Ora è una fondazione ed è tutta un’altra cosa, ma dal punto di vista finanziario possiamo stare tranquilli: la struttura non è in deficit» .
Il nuovo Consiglio di Amministrazione resterà in carica fino al 2014.
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