Mastini, mezza partita di dominio e poi il crollo. A Varese fa festa il Dobbiaco
Gialloneri sorpresi in casa all'esordio in campionato. Avanti 2-0 i gialloneri smettono di pattinare e subiscono la rimonta dell'HC 3 Zinnen. Non basta la rete di Franchini nel finale
Comincia con una doccia fredda, anzi gelida, il campionato IHL dei Mastini, trafitti in casa dal Dobbiaco. Il Varese parte bene, bel gioco alta velocità e perfetta intesa tra reparti, con un tempo e mezzo di assoluto dominio e un parziale di 2-0 assolutamente bugiardo. Poi qualcosa a metà partita si inceppa: visto da fuori sembra un vero e proprio calo fisico con pattinate meno veloci ed incisive, e va capito se la bella macchina giallonera funziona al meglio solo al netto di una condizione fisica eccellente.
Sta di fatto che gli ospiti del HC 3 Zinnen Dolomites – ovvero il Dobbiaco – salgono in cattedra arginando gli attacchi varesini e portandosi a casa il bottino pieno. Va detto che gli altoatesini hanno avuto il grande merito di averci creduto fino alla fine. Tornando a Varese l’impressione è che a crisi conclamata, non sembra esserci stato un piano di emergenza. Ma siamo all’inizio e c’è tutto il tempo di sistemare quella che di fatto è una squadra tutta nuova, che ha ribadito le belle cose viste in pre campionato, con pochissimi dischi persi, schemi perfetti e una bella idea di gioco. Ora la testa va al derby, mercoledì prossimo a Como.
PRIMO INGAGGIO – Acinque Ice Arena delle belle occasioni quella che accoglie i Mastini nella
prima stagionale con oltre 800 tifosi presenti. Mastini con le nuove maglie bianche: Glavic non ha a disposizione Raimondi e arretra Crivellari tra le linee difensive.
LA PARTITA
I – Un giro di lancette e i Mastini segnano il primo gol su perfetta azione di rimessa, disco portato in avanti dalla difesa, disco sulla pala del bastone di Vanetti che gira dietro la porta appoggia a Piroso che deve fare solo da sponda al disco che si insacca alle spalle dell’incolpevole Burzacca.
Sull’onda dell’entusiasmo Varese imposta precise azioni di attacco, sempre pulite e che sembrano disegnate sul ghiaccio da coach Glavic. Tre ottimi tentativi tutti neutralizzati dall’estremo trentino, poi è Crivellari ad avere sul bastone il disco buono, ma Plankensteiner lo stende. Due minuti di penalità e primo power play stagionale per i padroni di casa, che vanno in rete con Ghiglione dopo un’ottima giocata di Vanetti che da dietro la gabbia (ancora una volta) mette il disco sul bastone del compagno che gira bene in rete. Qualche minuto dopo Schina si prodiga in una delle sue cavalcate, ma Burzacca dice no. Il ghiaccio nel terzo giallonero lo percorre per la prima volta in maniera seria Backstrom per Dobbiaco, bella discesa dello straniero che però trova un ottimo Perla sulla sua traiettoria che para e mette in angolo. Animi che si scaldano, ma gli arbitri sono bravi a calmare i bollori. Sul finale Piroso, sempre più in forma, prova dalla media distanza ma i terra-aria è preda del portiere altoatesino. Egarter interviene ruvidamente su Micheal Mazzacane, per lui si apre la panca dei cattivi, ma il secondo power play giallonero non è limpido come il primo.
Occasione di superiorità anche per Dobbiaco, per fallo di Marco Matonti, che però trova preparati i gialloneri che annullano la superiorità.
II – Dobbiaco più concreto nel secondo periodo, con Varese che forse mette meno grinta lasciando qualche sbavatura di troppo; il reparto difensivo lavora però bene in penalty killing, neutralizzando la manciata di secondi di superiorità altoatesina. Varese prova a imporre il gioco, con ottime scorribande oltre la blu avversaria, ma alcune imprecisioni in fase di rifinitura non incrementano lo score giallonero. Prima è Matonti che rilancia i compagni di squadra con una geniale intuizione, mettendo il disco sul bastone di Perino, altra felicissima riscoperta, e Mike Mazzacane che però preferisce rendere il favore al compagna di squadra che si fa parare il tiro. Mastini ancora in avanti, pochi spazi visto che gli ospiti si chiudono a riccio e tiro dalla distanza di Makinen che trova solo i gambali di Burzacca. Il gol sembra nell’aria, ma gli Icebears difendono bene. Franchini a metà del
periodo sale in cattedra, due ottime intuizioni, con la seconda che fa quasi gridare al gol, con il disco che fa la barba al palo. Altro power play per Varese, ma la macchina perfetta vista nel primo periodo si inceppa, né Tilaro né Mazzacane riescono a concretizzare due buone costruzioni e il risultato non si sblocca. Dobbiaco trova coraggio, ed inizia a creare azioni, poche ma penetranti, come l’allungo di Talamini che non contrastato prova il tiro dalla lunga distanza, supera Perla e la combinazione palo traversa spinge il disco in rete. 2 a 1. Varese nel finale non sfrutta un power play che sarebbe servito per arginare gli ospiti, lasciando una manciata di secondi, solo 12, di superiorità nel terzo ed ultimo periodo.
III – Il terzo periodo si apre nel peggiore dei modi, a cronometro fermo una penalità per “attrezzatura non conforme” (ad un giallonero mancava il paracollo) annulla la superiorità dei padroni di casa e spiana la strada al biancorosso Backstrom che fredda Perla (2-2). Varese, che sembra avere poca benzina già da qualche minuto, ha una nuova occasione di power play ma che gli avanti gialloneri non concretizzano, anzi rischiano grosso per un veloce contropiede avversario. I Mastini provano a riorganizzare la manovra, ma qualcosa nei meccanismi sembra saltato e il disco proprio non entra. I padroni di casa provano dalla distanza, lo fa anche Makinen, il fendente trova però la deviazione di un avversario. Quando poi il disco carambola verso la gabbia di Perla, lo insegue Obexer, il portiere giallonero ci arriva per prima ma la carambola mette sul bastone dell’altoatesino il gol de 3 a 2. Non è finita, ancora Mastini sbilanciati ed ospiti che ne approfittano, con Talamini che deve solo girare in rete un disco perfetto (2-4). Glavic per gli ultimi minuti decide di fare a meno del portiere, scelta che premia con Makinen che vede in buona posizione Franchini che non sbaglia. La sorte sembra sorridere a Varese, due buone conclusioni ed una penalità che si somma alla superiorità giallonera, ma i secondi, solo 27, non bastano a Varese per limitare i danni.
MASTINI VARESE – 3 ZINNEN DOLOMITES 3-4
(2-0; 0-1; 1-3)RETI: 1.02 Piroso (V – Vanetti, Mäkinen), 8.22 Ghiglione (Vanetti, Tilaro); 34:51 Talamini (D – Covelli, De Luca); Backstorm (Rizzo, Obexer); 46:29 Obexer (D – Backstorm); 47:45 Talamini (D – Tabuer, Rizzo), 58:39 Franchini (V – Ghiglione).
VARESE: Perla (F. Matonti); Schina, Crivellari, Mäkinen, Fanelli, M. Matonti, E. Mazzacane; Ghiglione, Kuronen, M. Borghi, Piroso, Vanetti, Franchini, Perino, M. Mazzacane, Tilaro, Allevato, P. Borghi, Fornasetti. All. Glavic.
DOBBIACO: Burzacca (Pompanin A.); Plankensteiner, Tabuer, Wieser, Obexer, Egarter, Klettenhammer, De Luca, Costanini, Covelli, Vecellio Taiarezze, Pastorello, Pais De Gabriel, Talamini, Backstorm, Pompanin G., Profunsen, Rizzo. Coach: Flinck.
ARBITRI: Bassani e Boverio (Alberti e Brenna).
NOTE: Penalità: V 8′, D 18′. Superiorità: V 1-8, D 1-3. Spettatori: 832.
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