Delitto di Cocquio, le mani tagliate da un esperto
L'autopsia conferma che gli arti di Carla Molinari sono stati tagliati con grande perizia
Un taglio effettuato con grande perizia, da una persona esperta, che ha effettuato la mutilazione prendendosi anche del tempo. Non è stato un colpo secco, ma l’assassino ha lavorato per recidere le mani dal polso, attraverso le articolazioni. Sapeva che cosa fare, non è stato per nulla inesperto. L’autopsia sul corpo di Carla Molinari conferma l’impressione che gli investigatori avevano avuto sul delitto di Cocquio Trevisago. La caccia all’assassino deve anche tenere conto della capacità professionale dell’uomo o della donna che ha effettuato lo scempio sul cadavere della vittima ed è uno degli aspetti più macabri della storia ma anche più interessanti dal punti di vista di chi sta dando la caccia all’assassino.
Dalla procura trapela solo che il lavoro della scientifica è stato pressoché perfetto e che la scena del delitto era intatta. Un particolare non da poco, che in occasione di altri delitti aveva complicato non poco il lavoro degli inquirenti.
Continuano intanto gli interrogatori e tutte le persone sono state sentite a «sommarie informazioni». Dunque una ricognizione per indagare sulla vita della vittima, senza che vi siano al momento sospettati formali. Si tratta inoltre di un caso unico per la modalità in cui è maturato, il lavoro della polizia è costante, sono stati fatti anche accertamenti verso la Francia dove la donna aveva vissuto e nei confronti dei documenti trovati in casa. Le piste si starebbero restingendo.
Nei giorni scorsi si è indagato sul testamento, sui soldi, sulle amicizie, sui collegamenti con la Francia, ma anche su altro che ancora non è stato rivelato.
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