Terremoto a Gallarate: Bossi vuole affondare il PdL
La Lega cambia candidato e si allea con i finiani: sabato si devono presentare le liste. Obiettivo: una coalizione di centrodestra alternativa al PdL
La Lega, pur di scalzare il PdL da Gallarate, è pronto a trattare con interlocutori, fino a ieri, impensabili. Il carroccio ha cambiato (per la seconda volta) candidato sindaco, puntando su Giovanna Bianchi Clerici. Umberto Bossi è intervenuto direttamente e ai suoi ha dato un’indicazione chiara: «Vincere a tutti costi!». E così la Lega si è seduto intorno ad un tavolo con altre forze politiche per tentare in extremis un accordo per allargare la coalizione. Nel pomeriggio lo stato maggiore del carroccio – guidato dal segretario Stefano Candiani – si è riunito per parlare con gli esponenti ex-An guidati da Luca Carabelli.
A fine giornata i segretari regionali hanno spiegato come stiano le cose: «Si è partiti con un dialogo nell’interesse della città – commenta Stefano Candiani – sono grato alla sezione e a Gualadris ma occorre dare discontinuità all’attuale situazione politica in città. Ognuno deve fare una verifica al proprio interno, e per questo non si può parlare di un accordo chiuso, ma di un dialogo concreto e improntato al futuro della città». Luca Ferrazzi, di Fli, commenta: «Ci stiamo trovando con lo scopo di costruire una prospettiva – spiega – è importante creare un’alternativa forte e credibile, per l’accordo, abbiamo bisogno dei riscontri con le nostre sezioni, ma domani ci sarà la conclusione con i dettagli del caso».
Trattare con tutti, tranne il Pdl
«È una scelta ragionevole» ha detto già questa mattina il candidato di "Libertà per Gallarate", la lista che unisce un gruppo di ex-An con un progetto più ampio che include anche voci della società civile. «Scelta ragionevole», perché permette appunto di cercare una convergenza più ampia. E secondo qualcuno si affaccia persino la tentazione di dialogare anche con Andrea Buffoni, l’ex sindaco e parlamentare socialista oggi candidato con Unione Italiana. Anche se su questo fronte la riflessione sarebbe ancora aperta, i dubbi maggiori rispetto a quelli sui finiani. Lo stesso Buffoni respinge l’idea nel modo più assoluto: «Sarebbe un accordo di potere, una spartizione di poltrone. Noi per ora ci concentriamo sul primo turno».
La prospettiva complessiva, però, è chiara: creare una coalizione di centrodestra alternativa al PdL per conquistare una città importante della provincia. Una sfida al PdL che non ha, evidentemente, solo un respiro locale.
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