“Nel mio orto ci sono le cavallette rosa”
L'esperto tranquillizza: è una specie comune che si colora in particolari condizioni climatiche, si chiama Pezotettix giornate
Mai viste di questo colore. Eppure è tutto normale. Stiamo parlando non di pantere, bensì di cavallette, che nei giorni scorsi hanno attirato l’attenzione di una nostra lettrice, e, di riflesso, la nostra.
Le immagini sono scattate in un orto del Varesotto. Che ci fanno questi animali così strani? E cosa sono di preciso?
Lo abbiamo chiesto ad un esperto, il Dottor Danilo Baratelli, naturalista, che ha impiegato pochissimo a scoprire l’arcano.
«L’ortottero raffigurato è con ogni probabilità (anche se la foto non è idonea ad una identificazione certa) una Pezotettix giornae, piccolo acridide piuttosto frequente nei prati magri e nei luoghi aridi della provincia – spiega l’esperto. La specie non è assolutamente da annoverarsi nè tra quelle rare nè tra quelle in grado di procurare problemi all’agricoltura».
Un tema importante, quello dei danni per l’agricoltura, che spesso sono al centro di preoccupazioni per agricoltori e di riflesso, anche per chi la sera bagna l’orto dietro casa.
«Tra le specie potenzialmente in grado di scatenare pullulazioni in provincia abbiamo un paio di specie di Calliptamus, ortotteri di media taglia, che qualche anno fa hanno imperversato nelle praterie magre esposte a sud dei nostri monti, senza però creare danni anzi andando a costituire una preziosa base della piramide alimentare per tutta la fauna che gravita su questi ecosistemi – continua lo scienziato. Nel sud della provincia è anche presente la Locusta migratoria, specie potenzialmente in grado di aggregarsi in sciami che creano danni all’agricoltura, ma alle nostre latitudini e con l’attuale assetto del territorio la fase gregaria di questa specie non ha probabilità di manifestarsi, al contrario delle aree mediterranee più, meridionali. A questo proposito vorrei ricordare che le grandi (fino a 80mm) cavallette che verso la fine di settembtrre visitano le nostre case per trovare una sistemazione sicura per l’inverno (tipicamente cantine o il retro di persiane di legno sempre aperte o i cassonetti delle tapparelle) non sono locuste migratorie ma il più grosso Anacridium aegyptium, riconoscibile per i grandi occhi a strisce verticali. Si tratta di una specie mediterranea che ultimamante a preso a comparire più a nord, spintovi dalle caldissime estati di questi anni, giungendo sino a Varese ed oltre».
Ma come mai questo colore rosa? «Si tratta di un fenomeno noto come "eritrismo" che fa assumere a molti esemplari di ortotteri una vistosa colorazione rosa, a volte dai toni magenta accesi. Niente di speciale, è una colorazione abbastanza comune in certe specie, dovuta non si sa se alla temperatura, alla insolazione o a chissà quale altra componente ambientale», conclude il dottor Baratelli, che aggiunge: «Niente a che vedere comunque con inquinamento, Chernobyl o chissà cosa, si tratta di un fenomeno naturale: la signora si tranquillizzi pure» e continui a bagnare l’orto.
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