Benvenuta Convergenze, la rete delle associazioni culturali varesine
Un progetto finanziato da Fondazione Cariplo che mette insieme dodici realtà cittadine che saranno coordinate da una regia unica
«Un sistema culturale varesino, formato da soggetti che si riconoscono in un percorso comune, con l’obiettivo di creare un modello che permetta di arrivare in modo incisivo alla cittià, in grado di coinvolgere più pubblico e incrementare la sua capacità di impresa».
È "Convergenze", il progetto che vede coinvolte dodici associazioni culturali varesine. Una realtà di cui si sente parlare da tempo in città e che questa mattina, davanti a tutti i soggetti protagonisti, è stata presentata ufficialmente.
La sua realizzazione è stata resa possibile dal finanziamento ottenuto dalla Fondazione Cariplo: 500 mila euro (su 800 mila di costi) per circa in tre anni, per la concretizzazione del progetto complessivo.
«L’idea è nata nel marzo 2013 – continua Adriano Gallina, capofila del progetto con Arci -. Durante un dibattito, al Teatro Apollonio, era emersa la difficoltà di tante realtà nel creare un percorso di collaborazione comune. Poi abbiamo trovato un Bando Cariplo che chiedeva di costruire un progetto dove la contaminazione tra soggetti, la creazione di una rete, fosse alla base. E’ stata un’altra spinta importante».
Dopo un anno e mezzo di lavoro è nato quindi Convergenze, un sistema culturale ma anche e sopratutto una "struttura" in grado di coordinare tutte le realtà che ne fanno parte: «E’ stato un periodo di lavoro costruttivo, c’è stato la scambio di idee e la volontà, di tutti i soggetti, di far parte di un percorso comune nel quale riconoscersi».
Un percorso importante per la cultura varesina che da tempo lamentava la mancanza di una struttura di questo tipo: «Ci sono diversi elementi positivi ed è una bella soddisfazione vedere la sua realizzazione – spiega l’assessore alla cultura, Simone Longhini -. Mi sento di sottolineare però, che non deve essere inteso come un progetto esaustivo di tutte le realtà che lavorano in città con iniziative di tipo culturale». Tanti ma non tutti, insomma. I soggetti che fanno parte di Convergenze sono dodici: Arci, ATL, Centro Gulliver, Black & Blue, Coopuf, Cortisonici, Filmstudio’90, Cooperativa Sociale Naturart, Progetto Zattera, Associazione Culturale Ragtime, Solevoci, Quattrocentocinquantuno.
Come funzionerà la collaborazione tra le associazioni coinvolte? Ognuno continuerà a proporre le proprie rassegne, ma ci sarà un "contenitore" di riferimento, Convergenze appunto, che farà da coordinamento con un ufficio preposto (e due persone assunte ad hoc), con un sito di riferimento ed una pagina facebook. Inoltre, il progetto prevede l’assunzione di altre tre persone: «Cosa non da poco se pensiamo come vanno oggi le cose in Italia, soprattuto quando si parla di cultura», continua Gallina.
Tra i sogni di Convergenze c’è quello di creare un festival multidisciplinare all’Isolino Virginia, nella prossima primavera, in cui saranno protagoniste tutte le associazioni: «Ci stiamo lavorando, ci piace pensare che la cultura possa far rinascere un luogo che oggi è poco vissuto, abbandonato». L’appuntamento certo, per avere un assaggio di Convergenze, è invece per il 24 novembre prossimo quando al Cinema Teatro Nuovo ci sarà una grande festa, aperta a tutti.
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