La primula e l’erba trinità
Nuova puntata di una nuova rubrica naturalistica promossa e curata dal nostro lettore Teresio Colombo con lo scopo di aumentare la conoscenza delle bellezze naturali del Parco del Campo dei Fiori
Nuova puntata di una nuova rubrica naturalistica promossa e curata dal nostro lettore Teresio Colombo con lo scopo di aumentare la conoscenza delle bellezze naturali del Parco del Campo dei Fiori
LA PRIMULA (Primula acaulis)
Questo semplice fiore fa capolino ai primi rigori tardo autunnali e rimane fino a primavera avanzata. E’ una delle quattro primule che possiamo approfondire nei prossimi mesi. Le foglie, rugose su entrambi i versi, leggermente dentellate, costituiscono una rosetta alla base dalla quale si dipartono gli steli fiorali, che raramente superano i 10 cm, terminanti con 5 petali, interi, con due lobi tondeggianti, di colore giallo-citrino per i tre quarti più esterni e il rimanente di giallo oro. La pianta è diffusa ovunque malgrado sia stata ampiamente utilizzata, in passato, per le sue presunte qualità medicinali; con le infusioni di fiori si è curata l’emicrania, la tosse; con il decotto della radice si sarebbe favorito l’espettorazione e con l’olio, ottenuto dalla macerazione dei fiori, si sono fatte frizioni contro i dolori muscolari. (le qualità medicinali sono tratte da: Il dizionario delle piante della salute edito dalla Gremese editore)
L’ERBA TRINITÀ (Anemone hepatica)
Anche questo fiore, come la primula, è comune in tutto il parco; le colorazioni diverse che vanno dal blu, di diversa intensità, ad un violaceo talvolta tendente al rosso e, molto più raramente, al bianco latteo. Un posto dove si possono ammirare le diverse tonalità sia di blu sia di violetto sono ad esempio la salita al parco della villa Cagnola della Rasa entrando dal parcheggio oltre la villa si ammirano distese di anemoni blu mentre, più avanti di ca. 300m, predomina il viola. Anemoni bianchi gli ho visti ai bordi del canalone scavato dal torrente di cui alla puntata precedente sulla riva destra a circa 100 m dal ponticello che consente l’attraversamento del canalone stesso. I petali sono in numero variabile da sei a dieci trattenuti da una corolla di 3 sepali come variabile risulta la dimensione degli stessi. Le foglie sono: intere, triangolate a bordo lineare, con tre grosse incisioni che separano ciascun lobo; sono di un verde lucido nella pagina superiore e rosso violaceo nel rovescio.
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