La Cassazione annulla il proscioglimento dell’ex primario Sala

La vicenda del Corvo e della guerra in Cardiochirurgia. Accusato di maltrattamenti, il dirigente medico dovrà tornare dal gup

corridoio piano interrato

La cassazione ha annullato il proscioglimento che il gup di Varese aveva deciso nei confronti di Andrea Sala, ex primario della cardiochirurgia di Varese, accusato di maltrattamenti e abuso d’ufficio nell’ambito della scabrosa vicenda della guerra tra medici in quel reparto dell’ospedale di circolo.

La sentenza di non luogo a procedere è stata dunque ribaltata dai giudici di Roma, a cui aveva presentato ricorso Marco Lacchin, avvocato del dottor Vittorio Mantovani, che contro Sala aveva depositato una denuncia in cui lo accusava di averlo emarginato all’interno del reparto a causa delle sue prese di posizioni e delle sue denunce, in particolare quella contro un altro medico, Giovanni Mariscalco, che come è risultato dalle indagini di polizia aveva effettuato uno studio inviato all’università di Umea, in Svezia, falsificando alcuni contenuti e di fatto esponendo l’ospedale al rischio di una contraffazione scientifica. Rischio che si sarebbe poi puntualmente verificato quando l’università svedese si accorse che qualcosa non tornava in quella ricerca cosicché  anche il successivo primario dovette occuparsi della vicenda.

La decisione della cassazione riapre una parte della scabrosa vicenda del “Corvo”, perché dai contrasti con Mantovani in quel reparto – che oggi diventa dunque oggetto di una specifica udienza preliminare e che potrebbe sfociare in un rinvio a giudizio – sarebbero poi nate anche altre vicende: in particolare l’accusa contro Mariscalco di aver inviato due lettere anonime ai famigliari di una donna deceduta che era stata operata dal rivale. Il processo contro il dottor Mariscalco per diffamazione e violazione della privacy è in corso, ma ora in coda si aggiunge anche l’udienza preliminare di fronte al gup di Varese che dovrà essere nuovamente celebrata a carico di Andrea Sala per i reati di abuso d’ufficio e maltrattamenti.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 24 Giugno 2015
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