“Camera di Commercio vecchia e superata”. Scoppia la polemica con la Cisl

Le dichiarazioni di Gerardo Larghi, segretario della Cisl dei Laghi , sul futuro degli enti camerali, scatenano le polemiche nel sindacato

Nasce la Cisl dei laghi (inserita in galleria)

Dopo le dichiarazioni di Gerardo Larghi, segretario (comasco) della Cisl dei Laghi, sul futuro delle Camere di Commercio, nella sede varesina di via Bernardino Luini non si respira un’aria tranquilla, soprattutto tra i sindacalisti della funzione pubblica, per non parlare poi dei lavoratori dell’ente camerale di piazza Monte Grappa, dove la Cisl è il primo sindacato. Le dichiarazioni del segretario hanno suscitato reazioni a tutti i livelli, dai singoli tesserati fino a qualche papavero del nazionale, sconfinando anche tra i confederali.

A scatenare tutto questo non è stato l’argomento in sé, visto che il riordino delle Camere di Commercio è all’ordine del giorno del Governo Renzi, quanto i toni usati da Larghi che, al microfono di Rete55, ha parlato di «vecchie e superate istituzioni» e della sensazione che prova quando entra in una Camera di Commercio («più che aprire le finestre per cambiare aria mi viene voglia di tirare giù i muri»).

Sono passati poco più di due anni dalla fusione delle segreterie di Varese e Como sotto lo slogan “Uniti”, votata all’unanimità nel congresso del 2013 alle Ville Ponti (nella foto sopra Gerardo Larghi durante il congresso). Una segreteria a cinque guidata allora da Carmela Tascone che nel febbraio del 2014 ha lasciato per andare in pensione, seguita un anno dopo da un altro pezzo da novanta della Cisl varesina, Sergio Moia, finito al regionale con un incarico politico, non più elettivo.

Nel frattempo la segreteria della Cisl dei Laghi è passata a tre componenti e della pattuglia varesina è rimasto solo Roberto Pagano, nel ruolo di segretario aggiunto, con il quale Larghi non ha concordato la linea da tenere nell’intervista televisiva. Non che fosse obbligato a farlo, ma considerato che la Camera di Commercio di Varese è tra quelle che verranno coinvolte nel piano di riordino forse un confronto sull’argomento non avrebbe fatto male nessuno. «Non entro nel merito della questione – commenta il segretario aggiunto – perché il segretario ha titolo per fare un’intervista di quel genere. Ammetto che ha creato non poche difficoltà, ma auspico che le sue parole non vengano strumentalizzate più del dovuto. E ribadisco che la Cisl è al fianco dei lavoratori, pubblici e privati».

Pesa le parole, Pagano. Anche se dietro quelle «difficoltà» è facile immaginare la serie di spiegazioni e scuse che avrà dovuto fornire ai colleghi della funzione pubblica e soprattutto ai vertici della Camera di Commercio.

Duro il commento dei colleghi della Cgil, della Funzione pubblica e della Filcams di Varese che in un comunicato bollano quelle di Larghi come «affermazioni di cattivo gusto» e prendono le distanze da quanto affermato perché: «si offende l’operato di migliaia di dipendenti Camerali, che quotidianamente con la loro professionalità in tutto il paese portano innovazione e semplificazione alle imprese e ai cittadini».

LA REPLICA DI GERARDO LARGHI

 

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 26 Gennaio 2016
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