Finmeccanica One company, firmato l’accordo integrativo
L'intesa è arrivata dopo sei mesi di trattativa, si riconducono a unità oltre 20 contrattazioni di secondo livello

Dopo 5 mesi, la trattativa sul contratto integrativo di Finmeccanica One company si è conclusa con una ipotesi di accordo sottoscritta da Fim cisl, Fiom Cgil e Uilm. (nella foto: l’ultima manifestazione all’Agusta Westland di Vergiate)
I punti principali riguardano: la contrattazione sull’orario di lavoro e sul premio di risultato è stata riportata nella titolarità della rsu sui siti produttivi, l’estensione di diritti e tutele a tutti i 28.000 dipendenti in materia di welfare, e una nuova gestione degli appalti.
«Finalmente si riconducono a unità oltre 20 contrattazioni di secondo livello – ha commentato Marco Bentivogli segretario nazionale della Fim Cisl – cosa che come Fim chiedevamo dal protocollo Finmeccanica del 16 aprile 2013. Questo accordo premia la capacità di innovare e di puntare sulla contrattazione di secondo livello che per chi fa contrattazione è il luogo dove si riescono ad affrontare con tempo ed efficacia appropriata le tematiche del lavoro e della produzione».
«In tale contesto – ha sottolineato Rosario Rappa, segretario nazionale della Fiom Cgil – il premio di risultato e le previsioni dell’azienda sui cral, invece, rappresentano dei punti critici. Come delegazione, abbiamo ritenuto comunque di sottoscrivere l’ipotesi di accordo, perché per entrambi questi punti il 2016 sarà l’anno in cui individuare soluzioni positive per garantire gli attuali livelli salariali e di tutela per i lavoratori».
«Ha prevalso il senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali – ha commentato Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm – che hanno evitato di rompere il confronto con l’azienda per la difficile condizione determinata dall’estrema divesificazioe dei trattamenti applicati dalle ex società del gruppo, norme che hanno rappresentato la storia della contrattazione sindacale in Finmeccanica. Ora la parola passa ai lavoratori».
L’intesa sarà sottoposta nei prossimi giorni all’approvazione delle rappresentanze sindacali unitarie per essere poi discussa insieme nelle assemblee dei lavoratori in tutti i siti del gruppo e sottoposta a referendum.
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