“Mi dissocio dall’attacco a Macchi e Petraroli”

Scosse di assestamento in casa M5S: Salvatore Petrenga è stato uno dei fondatori del gruppo Gallarate5Stelle, ma ora prende le distanze

Salvatore Petrenga

La mancata “certificazione” alle elezioni 2016 rischia di far implodere il Movimento 5 Stelle a Gallarate, rendendo insanabile la distanza tra due gruppi pentastellati e – di più – aprendo nuove spaccature. La rinuncia alla disfida elettorale ha avuto l’effetto di un terremoto e le scosse di assestamento non sono finite.

«Voglio dissociarmi dall’attacco fatto ai portavoce Macchi e Petraroli» dice Salvatore Petrenga (in piedi nella foto, con altri fondatori poi allontanatisi dal Movimento a Gallarate). Attivista storico, tra i primissimi ad avviare l’esperienza del Movimento, Petrenga prende le distanze dall’ultimo comunicato del gruppo Gallarate5Stelle. Uno dei due attivi in città (l’altro è Gallarate in Movimento), quello che si considera “gruppo storico” e unico autentico gruppo locale del Movimento. Pur con i limiti della disciplina imposta dalle regole del Movimento, Petrenga era stato tra i primi referenti gallaratesi, poi capofila di Gallarate5Stelle. Ma oggi – dopo la mancata presentazione alle elezioni – viene allo scoperto e spiega le ragioni della sua presa di distanza.

«Se i portavoce hanno sbagliato, volendo a tutti i costi fondere i due gruppi, se l’altro gruppo ha fatto mosse sbagliate, non per questo si risolvono i problemi con gli attacchi ai portavoce» dice Petrenga. Che così ricostruisce la sua delusione per il percorso fatto a Gallarate dal Cinque Stelle: «Nei primi anni abbiamo lavorato bene: abbiamo raccolto le firme per gli orti sociali poi realizzati, abbiamo ottenuto che non si installasse un pericoloso guardrail su viale Milano, abbiamo lavorato su altri temi (nella foto: Petrenga, in felpa grigia, ad un evento sul riciclo). Poi hanno fatto entrare a sei personaggi, allora il mio fu l’unico voto contrario: queste persone poi si sono poi mostrate per quello che erano, andandosene e facendo un altro gruppo. Io ho chiesto al resto del gruppo di continuare a lavorare per la città».

Ed è nell’ultimo anno, invece, che lo scontro tra i due gruppi ha secondo Petrenga messo in ombra l’impegno per la città, rallentato l’azione: «Il Gallarate5Stelle non ha più fatto iniziative, non hanno partecipato alle commissioni, addirittura la Laghi ha detto che era a favore dell’unificazione dei due ospedali di Busto e Gallarate. L’evento del teatro (due settimane fa, ndr) poteva essere un modo per proporre cultura alla città, ma è stato preso come occasione per un brutto intervento. Alla fine per un anno hanno pensato solo a combattere l’altro gruppo».

Petrenga svela apertamente la la sua delusione: «Già non sarei stato in lista per mia scelta, oggi sono uscito dal gruppo Gallarate5Stelle. Il Movimento ha visto giusto a non certificare nessuna delle due liste, per quanto sia stata una scelta dura per noi. Ora non si deve combattere nè i portavoce nè altre persone: il Movimento 5 Stelle deve ripartire dalla città. Chi ha voglia di lavorare, può riunirsi in un nuovo gruppo, che abbia voglia di fare per Gallarate, anche al di fuori delle istituzioni». Insomma: un po’ il ritorno alla fase zero del Movimento, quando si pensava più a singole azioni di sensibilizzazione, che non alla partecipazione alle elezioni. È il nuovo punto di partenza, unica alternativa. «Altrimenti non si va da nessuna parte se continuiamo con questo scontro».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 30 Maggio 2016
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