La minoranza sbatte la porta sullo Statuto comunale
Documento approvato coi soli voti della maggioranza. Alberio: «Chi se ne va ha sempre torto: studino e si informino»
È stato uno dei consigli comunali più brevi della storia di Gavirate. Ma non per questo quei 12 minuti di durata sono privi di polemiche, i cui strascichi si rifletteranno sui già tesi rapporti fra i gruppi dell’assemblea cittadina, inclinati ancor di più sul tema dello Statuto comunale, votato questa sera, 2 marzo, con le sole mani alzate della maggioranza.
Si tratta di un documento che rappresenta l’atto principale di un Comune e contiene le norme fondamentali per l’organizzazione dell’Ente, una specie di “Costituzione” che riguarda la vita amministrativa di un paese o una città.
L’opposizione, al momento del voto, e dopo le dichiarazioni, si è alzata e compatta ha abbandonato l’aula.
Questa scelta è stata dettata secondo il capogruppo della minoranza Gianni Lucchina dal fatto che «le regole vanno scritte assieme e non decise da una sola parte». «Non era necessaria la fretta dimostrata dal sindaco, che dovrebbe scendere dalla cattedra e aprirsi al dialogo: non erano presenti scadenze per la presentazione di questo documento e si poteva fare istituendo una commissione ad hoc. Non ci è piaciuta la forma adottata per questa operazione, che in questo caso è anche sostanza. Non si arriva in Consiglio comunale con un documento da emendare: lo si vota dopo un lavoro preparatorio condiviso, che non c’è stato».
Sulla questione non è tardata ad arrivare l’opinione del sindaco Silvana Alberio: «Chi se ne va, ha sempre torto e per fare un’opposizione è necessario studiare, informarsi e conoscere le questioni. Non abbandonare l’aula. Al posto loro avrei lungamente dibattuto del contenuto, avrei discusso ed espresso il mio punto di vista. Tra l’altro lo Statuto è stato presentato alla conferenza dei capigruppo».
Fino a questa sera lo Statuto comunale di Gavirate era quello in vigore dal 1992, come il Regolamento, che però è un atto che disciplina in maniera dettagliata i vari settori dell’attività amministrativa sulla base delle linee essenziali indicate nel testo statutario.
Regolamento che il sindaco ha annunciato di voler rinnovare entro la fine dell’anno.
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