Campionati italiani: occhi puntati sull’ultima salita
Domenica si corre tra Asti e Ivrea la gara che vale il tricolore. "La Serra", da ripetere quattro volte sarà lo snodo della corsa

Domenica 25 giugno si svolgerà la 101esima edizione del Gran Piemonte (definizione recente per indicare il “vecchio” Giro del Piemonte ndr), valida per il campionato italiano di ciclismo su strada 2017. La corsa è organizzata da Rcs Sport – La Gazzetta dello Sport, in collaborazione con la Regione Piemonte, la Federazione Ciclistica Italiana e la Camera di Commercio di Torino.
Si parte da Asti per poi attraversare una cinquantina di località piemontesi fino a raggiungere dopo 245 chilometri il traguardo di Ivrea, che assegnerà al vincitore la maglia tricolore. Da Asti si entra nella provincia di Torino attraversando Casalborgone; seguono in ordine San Sebastiano Po, Chivasso, Volpiano, Lombardore, Rivarolo e Castellammonte. I primi 85 chilometri sono sostanzialmente pianeggianti e introducono la prima asperità di giornata, la salita verso Castelnuovo Nigra. Non è una salita impossibile: 12 chilometri per una pendenza media del 4,6% che portano ad 830 metri di altitudine, ma lo sforzo potrebbe comunque pesare nelle gambe dei corridori. Poi si scende e si ritorna in pianura percorrendo circa 55 chilometri per arrivare al circuito finale d’Ivrea, che misura 22,8 chilometri e va ripetuto per quattro volte.
La salita che può determinare l’esito della corsa è l’ascesa di La Serra: salita non lunghissima, 3,4 chilometri con una pendenza media del 7%, ma che si fa decisamente dura nel finale con punte che arrivano oltre il 13%. All’ultimo passaggio, che il CT Davide Cassani reputa essere lo snodo cruciale della corsa, mancheranno 14 chilometri: una discesa di 7 chilometri, tecnica nella prima parte e più facile alla fine, porta a Borgofranco d’Ivrea dove inizieranno gli ultimi 7 chilometri di falsopiano per giungere il traguardo d’Ivrea.
Il Gran Piemonte 2017 non è il campionato italiano di ciclismo su strada più duro che si sia mai corso, ma indubbiamente riserva degli ostacoli non semplici; ripetere per quattro volte uno strappo come quello di La Serra dopo aver passato diverse ore a macinare chilometri non sarà facile. Sicuramente ci sarà qualche temerario che proverà un attacco da lontano, ma sarà difficile resistere fino al traguardo; verosimilmente, in linea con le previsioni di Cassani, l’ultimo passaggio a La Serra potrebbe risultare decisivo.
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