Nuovo “pattuglione” in stazione, controllate 35 persone
Nuovi maxi controlli nella zona della stazione. L'assessore Caruso: "Vedere in città un simile dispiegamento uomini e mezzi è un segnale molto forte"
Con quello di mercoledì sera (22 novembre) sono tre i “pattuglioni” effettuati in zona stazione dalla polizia locale in soli sei giorni. Controlli rafforzati dalla presenza e dal supporto della polizia di Stato che dalle 20 alle 24 ha messo in campo una volante e tre equipaggi del Reparto prevenzione al crimine di Milano. «La sinergia tra forze dell’ordine -sottolinea l’assessore alla Sicurezza Francesca Caruso– è di fondamentale importanza e soprattutto garantisce risultati concreti. Vedere in città un simile dispiegamento uomini e mezzi è un segnale molto forte, lanciato soprattutto a quelle persone che vivono ai margini della legge».
In quattro ore sono state controllate 35 persone (quindici delle quali straniere) e fermate dodici automobili. E’ stato anche controllato il deposito Stie, a due passi dall’ingresso dello scalo Fs, oggetto di diverse segnalazioni di intrusioni notturne. A questi numeri vanno aggiunti quelli “registrati” dagli agenti della polizia locale venerdì scorso (17 novembre), al termine del servizio di pattugliamento straordinario del territorio, al quale hanno preso parte due ufficiali, cinque agenti in uniforme e due in borghese. Oltre al controllo degli extracomunitari in stazione e in piazza Risorgimento (fermati due venditori di rose ai quali è stata sequestrata la merce), è stata anche effettuata un’opera di contrasto della sosta selvaggia nel centro storico. In largo Buffoni, invece, sono stati sottoposti ad alcol test diciassette automobilisti. Infine, controllati quattro pubblici esercizi, con particolare attenzione al disturbo della quiete pubblica.
La settimana di presidio del territorio era iniziata mercoledì scorso (13 novembre), dalle 16.30 alle 19.30, con dieci agenti e cinque mezzi intervenuti in viale Milano (area portici), via Ivrea, stazione, piazza Garibaldi, piazza Risorgimento, via Don Minzoni, via San Giovanni Bosco. Nella stessa sera, analogo servizio è stato svolto anche dalla polizia di Stato.
«Giorni e orari diversi per non dare punti di riferimento: è questa la nostra strategia. Come sappiamo, quella dello scalo ferroviario è una zona particolarmente sensibile. Del resto le aree attorno alle stazioni di una certa dimensione suono luoghi che, ovunque, richiamano persone ai margini della società e Gallarate non fa eccezione. Una realtà che, ripeto, qui non siamo più disposti ad accettare. La costante presenza della nostra pattuglia e i servizi straordinari che si stanno moltiplicando non sono spot fine a se stessi, ma fanno parte di un progetto che ha un unico scopo: garantire sicurezza ai gallaratesi».
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